“I concerti che si susseguono nella Capitale sono innumerevoli e ciò incute sempre un certo timore…”. Con queste parole Zucchero ringrazia il pubblico di Roma per l’accoglienza e la partecipazione dimostratagli durante la serata. L’apertura del concerto è assegnata ai giovani attori occupanti del Teatro Valle di Roma permettendo in tal modo di esprimere il loro malcontento nei confronti dei tagli alla cultura, dimostrando così l’attiva partecipazione di Zucchero a questa iniziativa. Uno dei più grandi artisti italiani conosciuto ed apprezzato dal pubblico internazionale, non delude certo le aspettative. In un gioco di specchi con funzione di maxi schermi, i musicisti ed il cantante appaiono da dentro un enorme valigia, che aprendosi sprigiona tutta la potenza musicale dello stile inconfondibile di Zucchero. Nella prima parte vengono eseguiti i brani del nuovo album “Chocabeck“, che alterna pezzi di atmosfera intima e personale alternati a poche canzoni un pò più ritmate. E’ nella seconda parte della scaletta che riemerge il classico stile del Pop-Blues e dei groove caratteristici dei brani intramontabili del “bluesman nostrano”, tra questi “Diamante”, “Baila”,”Con Le Mani”, “Per Colpa di chi?”, e molte altre… che fanno esplodere il pubblico romano per circa due ore e mezza di spettacolo. Nella parte finale del concerto non mancano di certo piccole sorprese con l’apparizione sul palco di Pino Daniele alla chitarra (con il quale esegue un brano dei Blood Sweat & Tears dedicato alla giovane cantante Amy Winehouse scomparsa poche ore prima del concerto), Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni. Infine un tocco di profonda commozione eseguendo il brano “Misere” con la traccia originale della voce di Luciano Pavarotti, che Zucchero saluta ricordandolo con grande amicizia. di Silvia Palamidesi