Vinicio Capossela, 20 di carriera, festeggia tra i più importati teatri d’Europa con l’inedito spettacolo The 2Oth years show nel quale propone alcuni dei numerosi successi e qualche anticipazione sul nuovo lavoro discografico. Quattro concerti in febbraio: Zurigo, Colonia, l’atteso ‘Niente canzoni d’amore’ il 14 a La Cigal di Parigi per uno speciale San Valentino, e al Barbican di Londra il 15.
In primavera l’arrivo dell’atteso album finito il 13 gennaio, a tre anni dal precedente ‘Da Solo’. Capossela stupisce già per la scelta delle location dando al disco, nel caso ce ne fosse bisogno, un’aria particolarmente interessante. Per una parte è stato registrato a Ischia contribuendo ad infondervi qualcosa dei colori forti del sole del Mezzogiorno. Ma sicuramente Vinicio avrà cantato e suonato con un grande trasporto all’interno della sacrestia della Cattedrale dell’Assunta annessa al Castello Aragonese. Lì, a 80 metri dal mare, l’eclettico Capossella ha fatto portare uno Seiler, pianoforte a coda lunga degli anni Trenta. Egli stesso dice che la scelta di registrare voce e piano in un luogo così inusuale, deriva dall’atmosfera di particolare ascesi che offre. Lì Capossela ha voluto sperimentare ‘l’isolamento da altezza’, e lo ‘stare tra lo stridio dei gabbiani e gli spettri del mare. Una volta chiuso il ponte levatoio alle spalle, la volta celeste ci ruota addosso attraverso le occhiate delle rovine della cattedrale aperta in altro. Ci si muove nel cielo rimanendo fermi, come in un planetario. In sottofondo il rumore del mare, come un basso continuo.’ Non vediamo l’ora di ascoltarlo.
Dannia Pavan