I Verdena irradiano il Carroponte

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In una splendida location a due passi da Milano, vicino all’Università degli studi di Milano-Bicocca, ieri sera si è tenuto il concerto di una delle band italiane che sta avendo più successo in patria, ma non solo. I Verdena, infatti, dopo una dura gavetta iniziata nel 1995, sono giunti grazie agli ultimi album ed, in particolare, al doppio disco “Wow” a raggiungere una platea di pubblico davvero vasto nonché il consenso della critica musicale.

Dopo diversi sold out durante il tour invernale, la band bergamasca non si è ancora fermata e, dopo essere volata allo Sziget Festival ha partecipato ad altre date italiane, ultima delle quali proprio quella del Carroponte tenutasi il 9 settembre.

Lo spazio di riqualificazione musicale messo a nuovo dal comune di Sesto San Giovanni si classifica come una piccola oasi davvero molto interessante: ampio spazio concerti condito da un parco limitrofo e zone di ristoro davvero ben organizzate. Il concerto inizia puntuale, alle 22.00 e prosegue per quasi due ore, senza alcun stacco temporale, se non brevi pause di qualche minuto.

Il trio composto da Alberto, Roberta e Luca, a cui ora si è aggiunto Omid Jazi che si occupa dei sintetizzatori, strumenti a percussione, chitarra e cori, si contraddistingue per due caratteristiche che subito spiccano ben evidenti all’orecchio dell’ascoltatore: innanzitutto un affiatamento e una perfezione sul palco che davvero dimostra quanto le numerose date live siano servite alla band per trovare la propria strada ma soprattutto per raggiungere un ottimo livello in quanto a performance e, inoltre, lo scambio continuo di strumenti fra i membri; ogni canzone, infatti, vede un assetto musicale progettato su di essa: Alberto passa continuamente fra pianoforte e chitarra così come il nuovo entrato Omid che mostra una preparazione musicale ottima.

Per gli affezionati dei live dei Verdena, l’appuntamento del Carroponte può essere definito come un’ulteriore perla che si aggiunge al proprio calendario dei concerti; per chi, magari, ha visto il gruppo bergamasco per la prima volta sul palco, le sensazioni possono tramutarsi in stupore ma anche curiosità. Il mondo Verdena, infatti, sembra imperturbabile e impossibile da assimilare completamente a primo impatto, così come le visionarie parole delle canzoni che, anche se richiedono più ascolti per essere metabolizzate, formano una complementarietà con il suono che rende il gruppo bergamasco assolutamente unico nel panorama italiano ma, estremizzando, anche in quello internazionale.

Dopo aver visto diverse date del “Wow Tour” è stato particolare poter sentire così tante canzoni tratte da “Requiem”, oltre che dal doppio disco “Wow”. Se quest’ultimo è il cavallo di battaglia più nuovo del gruppo, canzoni come “Ovunque” e “Luna” hanno incendiato il pubblico e, fatto cantare anche tutti coloro che hanno storto il naso dopo aver sentito l’ultimo prodotto targato Verdena.

“Non prendere l’acne, Eugenio”, “Don Callisto”, “Canos”, “Muori Delay” così come “Trovami un modo semplice per uscirne” non sono mancante insieme alle nuove canzoni che, però, stanno sempre più convincendo il pubblico come “Nuova luce”, “Lui Gareggia”, “Canzone ostinata”, “Grattacielo” e, le struggenti “Loniterp” e “Lei disse”.

Un concerto adatto per i fan dei Verdena ma anche per tutti gli interessati di musica che, magari, volevano semplicemente passare una serata diversa in uno degli spazi musicali più interessanti della zona, immediatamente limitrofo alla città lombarda.

E se i Verdena, all’inizio della loro carriera, con canzoni molto più dirette e grunge non avrebbero mai immaginato di vedere bambini ad un loro concerto, con “Wow” hanno raggiunto l’obiettivo; non è stato raro, infatti, vedere piccole presenze divertirsi dalle luci colorate ma anche dal rock energico della formazione. Forse, anche il trio bergamasco sta crescendo ed è inevitabile che i fratelli Ferrari insieme alla bassista Roberta non siano più i ventenni di “Pixel”, “Valvonauta”, “Viba” o “Vera”.

Un concerto che ha solidificato ancor di più questo doppio cd che, presto uscirà in una nuova versione “Wow Deluxe”, il 20 settembre, contenente anche un dvd aggiuntivo delle performance live con interviste, momenti di pausa della band e altre chicche, quasi esclusivamente realizzate da Nora, compagna di Alberto Ferrari nonché responsabile dell’ufficio stampa del gruppo (si, proprio la Nora di “Il Suicidio dei Samurai”). Un concerto che, inutile negarlo, ha visto il pubblico accendersi completamente in occasione di “Ovunque” e “Luna”, canzoni tratte rispettivamente da “Verdena”, anno 1999 e “Suicidio dei Samurai”, anno 2004. Un concerto con sé la certezza finale che questa band italiana, finalmente, sta ottenendo ciò che merita da almeno un decennio. Un concerto che resterà nei ricordi di tutti coloro che hanno sempre ritenuto i loro testi i migliori della scena alternativa italiana, un live che, magari, è stata una scoperta per coloro che si sono avvicinati al gruppo bergamasco da poco tempo ma che non lo abbandonerà tanto presto.

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