Dalla sua pagina Facebook, Vasco Rossi ha presentato con un video di poco più di un minuto l’inizio di uno dei pezzi che faranno da colonna sonora al balletto “L’altra metà del cielo”: un’anteprima abusiva, come la definisce Vasco, accompagnata anche dall’immagine della prima pagina del libretto dell’opera, curato dallo stesso Vasco. Un’opera in quattro atti incentrata su tre figure femminili, raccontante in 4 diversi momenti; dall’adolescenza all’abbandono passando per la crescita e la maturità, tutti raccontati attraverso brani del rocker di Zocca, per un viaggio nell’universo femminile .
Il video che Vasco ha postato su Facebook, ricalca lo stile dei precedenti clippini, come il Blasco li ha ribattezzati: seduto al pc Vasco fa partire il pezzo tra i sorrisi rivolti a mezzo web cam ai fan che hanno accolto l’anteprima come al solito con grande entusiamo, una valanga di commenti e di “mi piace”. Nel video non c’è però alcun intervento del Komandante che si limita ad accompagnare a gesti ed eloquenti espressioni del volto i primi secondi del brano che lentamende va sfumando.
Il balletto “L’altra metà del cielo”, che debutterà il 31 Marzo al Teatro alla Scala di Milano, con sette repliche fino al 13 Aprile, si svolgerà sulle musiche di Vasco con l’orchestrazione di Celso Valli e le coreografie dell’americana Martha Clarke. Si tratta di uno spettacolo che è una novità assoluta della stagione 2011/2012 che “si rivolge a un pubblico giovane, aperto ai mix meno convenzionali” – come si legge sul sito del Teatro nel quale troviamo una descrizione in sintesi dell’idea che sta alla base dell’opera: “Dalla sua passione per la danza e dal suo sguardo sensibile all’universo femminile, Vasco Rossi ha tratto una storia in cui la donna, dall’adolescenza alla maturità, vive in tre personaggi che riassumono tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera. E su una nuova dimensione delle sue canzoni, rilette e arrangiate per orchestra, il Corpo di Ballo si muoverà guidato da Martha Clarke, coreografa e regista poliedrica e pluripremiata, dall’indole provocatoria e ironica, stravagante e aperta alla contaminazione dei linguaggi”.