Vasco Rossi, in 65mila a San Siro per il Live Kom 2011

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In una San Siro super blindata, che non ha retto l’arrivo dei fan di Vasco Rossi per il primo dei 4 appuntamenti del rocker di Zocca nel capoluogo lombardo, sono arrivati in 65mila ad assistere al Live Kom 2011. E sebbene l’amministrazione comunale avesse avvertitito di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere lo stadio, la maggior parte dei fan del Blasco nazionale ha preferito usare la propria auto congestionando il traffico.    

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© Giuseppe Cacace/Getty Images
Ciò nonostante il Meazza ha accolto i numerevoli fan di ogni generazione che hanno assistito ad uno show indimenticabile e ad un Vasco Rossi più filosofo che mai ,che ha dato spazio al suo pensiero con un lungo discorso sulla libertà in linea con i brani in scaletta scelti per la sua serata.     Un Vasco Rossi che prima di dare il via al live  per presentare il suo ultimo capolavoro “Vivere o Niente” ha bacchettato il nostro Governo ed ha sottolineato che vivere vuol dire anche rischiare, perchè la vita è un miracolo poichè non è garantita da nessuno tantomeno da leggi ipocrite che tolgono solo la libertà, come la falsa sicurezza. Secondo il Komandante  la libertà ha un costo e va difesa tutti i giorni anche a costo di morire. Ecco quanto detto da Vasco :

“Vivere vuol dire anche rischiare, la vita non è garantita neanche dal Governo con le sue leggi ipocrite che tolgono la libertà, che danno false sicurezze che non esistono. La libertà ha un costo, va difesa tutti i giorni, anche a costo della propria pelle. Lo Stato deve preoccuparsi di regolare il traffico e di far funzionare i semafori e non di cosa sia giusto, morale o immorale”.

Dopo il momento filosofico, dal palco, il nostro Vasco ha chiesto ai 65mila presenti di far sentire l’urlo di San Siro al comitato anti-rumore, acerrimo nemico dei live negli stadi. E senza esitare neanche un secondo il pubblico ha eseguito gli ordini del “suo” Komandante seguendo il crescendo delle note fino ad esplodere nel rush finale sulle note delle storiche “Vita spericolata” e “Alba Chiara“.  

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