Lunedì 13 giugno sarà una serata da ricordare per le persone che si ritroveranno al Circolo Magnolia di Segrate (MI).
Sul palco del Circolo si esibiranno cinque gruppi che fanno della ferocia, della aggressività e dei decibel della loro musica il loro marchio di fabbrica: Buzzov’en, The Ocean, Intronaut, Red Fang, Earthship.
Ma chi sono questi gruppi? Analizziamoli uno per uno.
Buzzov’en o Buzzoven? Il nome è incerto, ma il loro feroce e violento attacco sonoro è certissimo, un muro di decibel che non lascia scampo.
Simili nell’approccio ad altre band di culto come Eyehategod e Antiseen, i Buzzov’en nascono nel 1989 nei dintorni di Charlotte, nel North Carolina, e si contraddistinguono per la loro ferocia e per i numerosi cambi di formazione: l’unico membro originale rimasto oggi è il cantante/chitarrista Kirk Fisher. La loro prima line-up vedeva quest’ultimo insieme al batterista Ashely Williamson e il bassista Brian Hill cimentarsi negli EP “Hate Box” e “Wound” (1992) e nell’album “To a Frown” (1993). Notati dalla Roadrunner Records, la band pubblica per loro il disco “Sore” (1994), aggiungendo in formazione un secondo chitarrista, Buddy Apostolis. Il nuovo album raccoglie numerosi consensi, soprattutto tra titolati compagni di scuderia come Sepultura e Fear Factory, rendendo così i Buzzov’en una vera e propria band di culto. Nello stesso anno, i Buzzoven pubblicano gli EP “Uwilling to Explain” e “Paintime Grit“, ma, nonostante un tour di successo con i GWAR, il gruppo si scioglie prima di entrare in studio per realizzare il terzo disco. Passano tre anni e nel 1997 Fisher resuscita i Buzzov’en, realizzando l’EP “The Gospel According…” e il disco “At Loss” nel 1998. Nonostante questo, la corsa dei Buzzov’en subisce un ennesimo stop, almeno fino al 2001, quando registrano il disco “Revelation: Sick Again“, lavoro che rimane inedito fino a marzo di quest’anno, quando viene finalmente pubblicato in formato dalla Hydrahead.
La line-up attuale comprende Kirk Lloyd alle voci e chitarra, Ramzi alla batteria, Dixie al basso, voci e grugniti e Sleepy alla chitarra e voce.
Passiamo agli The Ocean, originariamente conosciuti con il nome di The Ocean Collective prima di ribattezzarsi semplicemente The Ocean e da non confondersi con i We Are The Ocean: il gruppo nasce a Berlino nel 2000 grazie al chitarrista Robin Staps, insieme al secondo chitarrista Andreas Hillebrand, al bassista Jonathan Heine, al batterista Torge Liessmann e al percussionista Gerd Kornmann. La band ha visto nel tempo alternarsi diversi vocalist, tra cui Nico Webers, Sean Ingram, Nate Newton, Thomas Hallborn e Carsten Albrecht. I The Ocean si ispirano al progressive rock dei Neurosis e ad un certo heavy metal popolato da elementi orchestrali e d’atmosfera: lo dimostrano i primi due album della band, l’autoprodotto “Same” del 2002 e “Fogdiver” del 2003. I loro dischi più noti però sono i successivi “Fluxion” del 2004 e “Aeolian” del 2005, registrati in un’unica sessione: entrambi sono stati descritti dalla stampa specializzata come come una perfetta colonna sonora ambient-doom. Nel 2007 con il doppio “Precambrian“, pubblicato per la Metal Blade avviene la svolta progressive, mentre nel 2010 è la volta di “Heliocentric” dove trova posto il nuovo vocalist Loic Rosetti che rimpiazza Carsten Albrecht. Con l’entrata in formazione di Rosetti, presente anche nel recente “Anthropocentric”, il cantato prevale decisamente sugli originali growl, con anche i testi che subiscono una decisa rivoluzione verso atmosfere più progressive.
La line-up attuale prevede Luc Hess alla batteria, Robin Staps e Jonathan Nido alle chitarre, Louis Jucker al basso, Loic Rossetti voce e Julien Fehlmann addetto al sound.
E’ ora il momento di introdurre gli Intronaut, formatisi nel 2004 a Los Angeles e nati dapprima come sideproject del cantante/chitarrista Sacha Dunable degli Anubis Rising e del batterista Danny Walker degli Uphill Battle: quando il lavoro dei due dimostra di dare ottimi frutti, il progetto diviene più stabile, stabilendo le coordinate musicali su di un suono progressive e aggressivo simile a quelli dei Mastodon e dei Lethargy. A completare la formazione arrivano il chitarrista/vocalist Leon Del Muerte e il bassista Joe Lester, entrambi ex membri degli Exhumed, i quali provvedono alla composizione e alla pubblicazione dell’EP “Null” nel 2006 per la Goodfellow Records. Sei mesi dopo è la volta di un nuovo EP intitolato “Void“. Nel 2007 esce “The Challenger“, disco che segna l’abbandono della band da parte di Del Muerte, mentre l’anno successivo esce per Century Media “Prehistoticisms“, disco che vede maggiori sperimentazioni con il suono, introducendo elementi originariamente estranei come il jazz e l’india raga, e la presenza nel gruppo del nuovo chitarrista Dave Timmick. Nel 2010 arriva “Valley Of Smoke”, altro lavoro sperimentale, più fluido, che celebra la loro città natia. Attualmente gli Intronaut stanno lavorando su di un nuovo disco.
La loro line-up prevede Sacha Dunable alle chitarre e voce, Dave Timnick alle chitarre, voce, tabla e percussioni, Danny Walker alla batteria e al campionatore e Joe Lester al basso.
La penultima band che suonerà sono i Red Fang, band di recente formazione (2005) e originaria di Portland, nell’Oregon. Ispirati da Black Flag, Black Sabbath, Soundgarden, Slayer e Melvins, i Red Fang non disdegnano incursioni verso sonorità simili a quelli di gruppi più contemporanei come QOTSA. Il loro primo, omonimo album che raccoglie i primi due EP è pubblicato nel 2009 dalla Sargent House, mentre “Murder the Mountains” è il secondo disco ed è uscito per Relapse nei primi mesi di quest’anno.
I Red Fang hanno diviso il palco con Crowbar, Helmet, Megadeth, Godsmack e Disturbed.
La line-up prevede David Sullivan alle chitarre e voce, Maurice Bryan Giles alle chitarre e voce, Aaron Beam al basso e voce e John Sherman alla batteria.
Chiudiamo con gli Earthship, band che arriva da Berlino e vede in formazione Robin Staps dei The Ocean. Gli Earthship si sono formati in tempi recentissimi, nel 2010, dopo una lunga nottata alcolica tra amici. Il loro primo album è appena stato pubblicato dalla Pelagic Records ed è intitolato “Exit Eden“: il sound degli Earthship è qualcosa di vigoroso, monolitico, ma anche psichedelico e piacerà sicuramente a tutti gli estimatori di band come Crowbar, Mastodon, Iron Monkey e, naturalmente, The Ocean.
La loro line-up è composta da Jan Oberg alle chitarre e voce, Dennis Bottcher alla batteria e voce, Bastian Gutschke al basso e Robin Staps alla chitarra.
Dopo tutte queste informazioni, non vi resta che andare ad ascoltare tutti i gruppi che si esibiranno.