Un anno senza Lucio Dalla, interprete dell’anima musicale italiana

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Lucio Dalla | © Franco Origlia/Getty Images

E’ passato un anno da quando, in quel 1° Marzo del 2012, i notiziari d’Italia e non solo dettero la notizia della morte improvvisa di Lucio Dalla. Si trovava in Svizzera per realizzare una serie di concerti, parte di un tour che avrebbe toccato l’Europa intera, fino alla sera prima si era mostrato sorridente, in forma, pieno della solita voglia di vivere che lo caratterizzava. La prima reazione di tutti fu di incredulità, ognuno di noi, tra sé e sé, ha pensato ad un macabro scherzo. A trovarlo nella camera dell’albergo di Montreux in cui risiedeva fu Marco Alemanno, compagno storico del cantautore bolognese.

Appena pochi giorni prima lo avevamo visto dirigere la Sanremo Festival Orchestra al Teatro Ariston nel corso del Festival, dove aveva accompagnato Pierdavide Carone, ex della scuderia di Amici di Maria De Filippi, con cui aveva scritto il brano “Nanì” e l’intero album “Nanì e altri racconti…”.

Lucio Dalla | © Franco Origlia/Getty Images
Lucio Dalla | © Franco Origlia/Getty Images

Era un periodo molto intenso, quello che stava vivendo Lucio Dalla: la partecipazione al Festival era stata preceduta dall’uscita di “Questo è amore”, una raccolta in due CD che, oltre a tre brani inediti e ad una nuova versione di “Meri Luis” cantata in duetto con Marco Mengoni, conteneva alcune delle canzoni più belle di Dalla, ma che non aveva ottenuto il grande successo, rimanendo più distanti al grande pubblico.

Il giorno dei funerali, tenutisi il 04 Marzo dello scorso anno, giorno del suo compleanno, una folla di circa 50 mila persone provenienti da tutta Italia accorse a Bologna, fuori dalla Basilica di San Petronio, per rendere omaggio a uno dei geni che ha rivoluzionato la nostra musica.

Il momento di lutto e dolore collettivo, però, venne rotto dalle spiacevoli controversie legate all’eredità lasciata da Lucio Dalla: per diverse settimane, infatti, è stata portata avanti un’accesa discussione su chi fossero i destinatari del suo lascito, se il compagno di una vita Alemanno o i cugini del cantautore. Questi ultimi sono stati i beneficiari, dal momento che non esiste un testamento e sono i parenti più prossimi, ed hanno da subito messo in piedi una serie di iniziative in memoria dello zio, come l’apertura al pubblico della casa di via D’Azeglio nello scorso mese di Dicembre. Prossima l’istituzione di una Fondazione a suo nome.

Il prossimo lunedì 04 Marzo, giorno in cui Lucio Dalla avrebbe compiuto 70 anni, nella Piazza Maggiore di Bologna si terrà un concerto gratuito in suo onore, cui prenderanno parte artisti ed amici del cantautore, e che sarà anche trasmesso in diretta su Rai 1 a partire dalle 21.15.

Poeta, artista, cantautore, interprete dell’anima, genio, rivoluzionario, anticonformista: solo alcune delle accezioni possibili per descrivere ciò che Dalla era. Un uomo buono, generoso, che sapeva sempre trovare un sorriso per tutti, forse è per questo che la sua morte ha toccato così nel profondo tutti noi. E pensare che avrebbe potuto darci ancora molto…

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