Mentre la rock band irlandese si prepara a pubblicare un triplo LP di remix, “Artificial Horizon”, e un DVD/ Blu-Ray, “U2 360° at the Rose Bowl”, registrazione del penultimo concerto californiano dello scorso tour, a Pasadena, inizia la mostra sulla nascita degli U2. Le foto che vanno ora in mostra sono in buona parte del periodo della loro formazione, il pre-1980, e per gli appassionati costituiscono certamente un grande motivo di interesse. Gli scatti sono a cura di Colm Henry della rivista musicale irlandese Hot Press, che molto contribuì a far conoscere gli U2 quando ancora il primo album se lo sognavano. L’esposizione -“U2: the early years“- parte dai quattro alle primissime armi e prosegue sino al periodo di “Rattle and hum“. Al Proud Camden presso il vecchio Horse Hospital (dove una volta c’erano gli antiquari del Camden Market) di Londra, Chalk Farm Road, dal 14 aprile al 6 giugno.
Era appena terminata la “Long Hot Summer” del 1976, e a Dublino da quel famoso annuncio di Larry Mullen sul tabellone della Mount Temple Comprehensive School, sarebbe nata quella che, oggi è la band dublinese più famosa del mondo ma che all’epoca era sconosciuta anche agli irlandesi stessi. Bono e Co. iniziarono a farsi conoscere all’inizio del ’78 – quando vinsero un concorso a Limerick da quel periodo in poi la band rappresenta il bestseller rock degli anni Ottanta. Gli U2, all’apice della loro carriera, e cioè dopo il fortunatissimo “The Joshua Tree“, vollero sdebitarsi con una rock opera che omaggiava esplicitamente tutti i loro maestri. Stiamo parlando di “Rattle and hum”, film più doppio disco per metà live e per metà inedito. L’opera si apriva, con la cover di “Helter Skelter”, pezzo nel quale Paul McCartney alla fine degli anni Sessanta inventava il punk senza saperlo.