Torino ricorda il Maestro Ezio Bosso a un anno dalla sua scomparsa

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Nel primo anniversario della morte del maestro e direttore d’orchestra Ezio Bosso, scomparso a soli 49 anni per l’aggravarsi delle sue patologie, la sua città natale, Torino, ha deciso di ricordarlo con varie manifestazioni, dato che il Maestro non ha mai avuto un saluto “pubblico” per il perdurare della pandemia.

La prima è stata la deposizione di una targa, voluta dalla famiglia, al Cimitero Monumentale di Torino, corredata da una rosa rossa e da un foglietto viola con la scritta “Ciao Ezio grazie” circondata da cuoricini e il simbolo musicale della chiave: la targa riporta le frasi “In memoria di Ezio Bosso, 1971-2020” e, in corsivo più in basso la frase “Per la musica libera“. La seconda è la scelta di intitolare i giardini di piazza Statuto a suo nome.

Inoltre, sempre per ricordare Bosso, sabato 15 maggio si terrà un concerto cameristico al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, sotto l’egida del ministero della Cultura, che sarà possibile vedere sia in presenza che in streaming sui canali della Direzione Musei Statali della città di Roma. Ma ci sono anche altre iniziative musicali che ricorderanno il Maestro, come Non mi manchi più”, il nuovo singolo di Oskar degli Statuto, al secolo Oscar Giammarinaro, amico con cui Bosso condivideva anche il tifo per il Torino, in uscita su tutte le piattaforme digitali.

Da un anno la famiglia Bosso (e in particolare suo nipote Tommaso), che sostiene ogni iniziativa ufficiale dedicata all’artista, ha deciso di raccogliere tutti i testi, i pensieri e le musiche del Maestro, al fine di consegnarle al suo pubblico e mostrare il percorso culturale e intellettuale di un musicista a dir poco unico: per questo, oltre al cofanetto di 21 CD della Sony Music “A Life In Music” uscito lo scorso dicembre che ripercorreva la sua produzione musicale dal 2004 al 2020, è stato pubblicato dalla Piemme il libro “Faccio musica. Scritti e pensieri sparsi, curato da Alessia Capelletti, che raccoglie i suoi testi più intensi, inediti o parzialmente inediti, degli ultimi quattro anni di lavoro e riflessione.

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