Tiziano Ferro: “Mi ero incarcerato inutilmente”

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"L'amore è una cosa semplice"- Artwork | © Sito ufficiale Tiziano Ferro

E’ uno dei divi italiani più antidivi che ci sia; spesso, nasconde pensieri e spaccati di vita personale dietro a grandi sorrisi, per la gioia del suo pubblico. Tiziano Ferro è tornato con un disco di cui abbiamo, ovviamente, parlato molto ma “L’amore è una cosa semplice” sembra essere molto di più che un semplice album. Quella di Tiziano Ferro, classe 1980, di Latina, sembra essere una esistenza tutt’altro che lineare e radiosa. In alcune altre occasioni, il cantautore si era lasciato andare in dichiarazioni molto illuminanti sulla sua concezione di vita e di musica, raccontando molto di sé.

Tiziano Ferro Artwork
Tiziano Ferro - "L'amore è una cosa semplice"- Artwork

Qualche tempo fa, Tiziano Ferro è stato intervistato da Paolo Giordano, famoso scrittore noto per “La solitudine dei numeri primi“, e le confidenze sono state pubblicate su XL Repubblica, mese di dicembre. Innanzitutto, il cantante parla della condizione di ansia perenne che lo ha perseguitato nel periodo antecedente al disco. Come evidenziato all’interno dell’articolo, la frase “il mio male di vivere ormai riposa in pace” tratta da “Interludio: 10.000 scuse” spiega molto della situazione psicologica attuale del creatore di “Xdono”.

Il Messico è stato l’àncora di salvezza. Avevo appena iniziato ad avere successo e non capivo ancora cosa mi stava capitando. Mi ci ha portato il corpo laggiù, per salvarmi.

Da cantautore quale è, Tiziano prosegue spiegando che la crescente notorietà anche in Sudamerica l’ha portato, inevitabilmente, a fuggire altrove ancora una volta. Londra, città amata da moltissimi artisti, è stata per lui un luogo particolare:

In Inghilterra è cominciato il periodo peggiore. Se lì vuoi sentirti uno zero è il posto perfetto, perché nessuno si preoccupa di te e di quello che fai.

L’autore di “Rosso Relativo” racconta come a Londra il bisogno di annullarsi e di evadere anche da se stesso abbia raggiunto livelli preoccupanti. In quel periodo, Tiziano confessa di aver seguito molti corsi: da quelli di autodifesa fino allo yoga, per passare addirittura un corso di cucito, abbandonato dopo due lezioni. Il cantautore sembra voler spiegare molto della sua esistenza e della sua genesi, ricordando quel periodo con un tono amaro ma menzionandolo anche come il più prolifico, per quanto riguarda la scrittura dei testi, della sua carriera.

Il ritorno a Latina, definita la sua unica vera casa, è avvenuto “quando ho capito che mi stavo facendo seriamente del male, è stato il solo posto in cui ho pensato di tornare“. Riferimento doveroso anche al libro “Trent’anni e una chiacchierata con papà” molto discusso per quanto riguarda la sua confessione privata. Emozionante anche come il cantautore dribbla inizialmente la questione ricordando, poi, la paura di essere giudicato proprio per le motivazioni spiegate nel libro; ricordiamo che, proprio in quella occasione, egli ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, questione che ha creato un periodo di introspezione davvero delicato. Solo qualche giorno fa, a fine novembre, il cantante ha dichiarato di aver finalmente trovato l’amore e di vivere un periodo davvero positivo.

Ritornando a parlare della paura verso la reazione della gente, in seguito alla pubblicazione del libro, egli stesso spiega quanto essa sia stata diversa da quanto lui stesso si aspettava:

Dopo il libro ero preoccupato, Latina non è New York, è una cittadina di provincia del centro-sud, notoriamente un po’ fascista … e sai cos’è successo? Niente. Niente difficoltà, né manifestazioni di eccessivo amore. La gente ha problemi molto più grandi dei tuoi. Se tu sei onesto e felice, la gente è onesta e felice per te. Punto. E io che pensavo chissà che. Mi ero incarcerato inutilmente.

“L’amore è una cosa semplice”, ora, risulta molto più facile da capire e mostra una nuova vitalità, una vera rinascita di Tiziano che in quanto a testi mostra di avere la lucidità dei bei tempi. Quella rilasciata ad XL Repubblica è una intervista fra due grandi personaggi artistici, in uno scambio culturale, ancor prima che musicale.

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