Tina Turner rinuncia alla sua Nutbush, diventa cittadina svizzera

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Tina Turner | © Miguel Villagran/Getty Images

Cambiare la propria cittadinanza sembra essere diventata la nuova moda dei vip: dopo Gerard Depardieu è il turno di Tina Turner, che ha deciso di lasciare il passaporto statunitense per diventare a tutti gli effetti cittadina della Svizzera, Paese in cui vive da quasi 20 anni. A dare l’annuncio della notizia sono stati i media locali, che hanno aggiunto preziosi dettagli alla vicenda. La cantante nata negli Stati Uniti (da oggi dovremo scrivere così) è stata spinta a tale decisione così drastica da motivi totalmente differenti rispetto a quelli che hanno motivato Depardieu, fatto sta che le pratiche sono state avviate e tutto sembra pronto per la conferma da parte delle autorità elvetiche.

Tina Turner decise di trasferirsi a Küsnacht, cittadina di poco meno di 13 mila abitanti situata nel Canton Zurigo sul lago omonimo, nel 1995, seguendo il compagno Erwin Bach, discografico di origine tedesca.

Proprio il tedesco è la lingua ufficiale del posto e Tina Turner ha dovuto dimostrare di conoscerla alla perfezione per poter ottenere il passaggio di cittadinanza da statunitense a svizzera: le pratiche che compongono questo iter sono molto complesse ed il candidato deve sostenere una serie di prove sia scritte che orali per dimostrare di poter essere considerato a tutti gli effetti un cittadino del Paese, pur non essendovi nato.

Tina Turner | © Miguel Villagran/Getty Images
Tina Turner | © Miguel Villagran/Getty Images

Tutte queste prove sono state già sostenute da Tina Turner e, evidentemente, superate a pieni voti: da quest’oggi, 25 Gennaio 2013, possiamo quindi considerarla a tutti gli effetti svizzera.

La cantante svizzera (cominciamo a definirla nel giusto modo), una volta appresa la notizia, ha dichiarato:

In Svizzera sono molto felice, qui mi sento a casa. Non potrei immaginare un posto migliore in cui vivere.

Certo, Tina Turner non potrà più dichiarare di essere cittadina degli Stati Uniti d’America, ma siamo sicuri, o per lo meno lo speriamo, che il legame con la propria terra d’origine rimarrà ben saldo. Quella “Nutbush City Limits”, con tutto il carico emotivo e figurativo che porta, non può essere cancellata.

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