“The Artist” – La Colonna Sonora Originale: Recensione

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The Artist - Original Motion Picture Soundtrack
The Artist - Original Motion Picture Soundtrack

“The Artist” arriverà nei cinema di tutta Italia questo weekend, accompagnato nell’uscita dalla colonna sonora originale con le musiche composte da Ludovic Bource.
Il film di Michel Hazanavicius sicuramente è difficile da trattare, perchè “The Artist” con coraggio e originalità si presenta, agli spettatori delle sale cinematografiche, come un film del 1927, periodo in cui è ambientato, muto ed in bianco e nero. Così anche la colonna sonora deve adattarsi a queste dinamiche, cercando di miscelarsi ed amalgamarsi con le immagini, a volte sostituendosi al parlato e cercando di descrivere ed accompagnare le scene.

The Artist - Original Motion Picture Soundtrack
The Artist - Original Motion Picture Soundtrack

Ludovic Bource e l’Orchestra Filarmonica delle Fiandre

Le musiche della colonna sonora originale di “The Artist”, come già detto, sono state composte da Ludovic Bource, amico ormai da quindici anni del regista Michel Hazanavicius, fin dai tempi di “MES AMIS”, e suo accompagnatore musicale in ogni film di questo periodo. Esse hanno dovuto fare da collante narrativo tra le varie parti del film, cercando di essere il collegamento tra le varie scene, inoltre sono stati alternativa di ciò a cui i film normali ci hanno abituato, sostituendo i dialoghi e le emozioni in essi contenuti.
Eseguiti dall’Orchestra Filarmonica delle Fiandre di Bruxelles, diretta da Ernst van Tiel, i brani sembrano essere la seconda anima del film, dall’inizio con la “The Artist Overture” alla fine con “Peppy And George“, in essi oltre all’accompagnamento drammatico e sentimentale c’è molto di più, come la presentazione dei personaggi, in “George Valentin“, “Pretty Peppy” e “Waltz for Peppy“, c’è a descrizione di quella che è la caduta ed il declino del protagonista, descritta in tutta la imidezza, innocenza ed emozione emanata da “Comme une rosée delarmes“. Ma non è solo ciò, nell’album si trovano anche omaggi e dichiarazioni d’amore ai grandi compositori del grande cinema di hollywood del passato, “1927: A Russian Affair“, “At the Kinograph Studios” e “Jubelle Stomp” sono degli esempi.

“The Artist”, un lavoro riuscito

Ascoltando la colonna sonora, senza avere le immagini che scorrono sullo schermo, le emozioni sono tante e diverse, il sentimento che ne viene fuori è sincero, nei 24 brani troviamo ispirazioni classiche, venature jazz, sonorità moderne e ritorni all’antico. Il piacere dell’ascolto è di quelli rari, in cui la tranquillità sembra avere il sopravvento ed il piacere nel riascoltare nuovamente e per intero tutta la colonna sonora di The Artist” ci fa comprendere che il lavoro è ben riuscito e che essa fa la sua parte come dovrebbe. Sicuramente i risultati ottenuti al Festival di Cannes sono anche arrivati grazie a questo disco che vivamente vi consigliamo d ascoltare.

Voto: Dite la vostra!

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