Vorremmo non dover mai scrivere notizie simili ma, per dovere di cronaca approfondiamo la vicenda tragica del festival di Pukkelpop. Proprio nella giornata di ieri, durante il giorno d’apertura della kermesse musicale belga, una violenta tempesta di pioggia e vento si è abbattuta sul festival creando numerosi danni e soprattutto ferendo il pubblico presente.
Il festival musicale è molto amato nelle Fiandre e, si stima la partecipazione di circa 40 mila persone. Secondo le prime dichiarazioni si apprende che la tempesta ha iniziato a torturare le impalcature e i palchi della kermesse causando immediatamente la dispersione delle persone, in cerca di riparo. Il pubblico, infatti, si era rifugiato sotto delle grandi tende ma la scelta si è rivelata molto più pericolosa del previsto, infatti, a causa di un temporale violento, alcuni alberi sono stati abbattuti dal vento cadendo proprio sul pubblico.
La stazione limitrofa alla zona destinata alla kermesse musicale, Kiewitt, è stata subito presa d’assalto dai presenti in cerca del modo più veloce per tornare alle proprie abitazioni.
Vista la tragedia, al momento si stimano cinque morti sicuri e numerosi feriti, il Pukkelpop è stato annullato dagli organizzatori, ancora sotto shock. Le prime immagini che provengono dalla sciagura mostrano tende abbattute, persone ferite e davvero una distruzione ingente: schermi giganti organizzati per l’evento andati completamente distrutti in frammenti, palchi crollati e strutture rase al suolo nonché installazioni totalmente sradicate.
La prima a parlare di ciò che è accaduto è stata una delle organizzatrici ma anche fondatrici del Pukkelpop, Catherine Blaise; queste sono state le sue parole: “Improvvisamente il cielo è diventato nero e sul festival si sono scatenate raffiche di vento fortissime e chicchi di grandine grandi alcuni centimetri. Ho lividi su tutto il corpo. E’ stata la fine del mondo”.
I soccorsi sembra siano arrivati immediatamente, supportati dalle numerose ambulanze presenti già sul posto. I telegiornali belgi hanno fin da subito documentato la sciagura, mostrando immagini e informazioni delle persone intrappolate. Il personale sanitario è ancora al lavoro facendo continuamente avanti e indietro fra il centro d’accoglienza d’emergenza, istituito al centro sportivo di Kiewit e la zona del concerto. Inoltre, nella cittadina limitrofa, molto più attrezzata, di Hasselt è stato istituito un ulteriore centro d’emergenza. Inoltre sono stati messi a disposizione dei mezzi aggiuntivi, quali treni e bus, per portare consentire ai sopravvissuti di ritornare a casa.
Ricordiamo che solo pochi giorni fa abbiamo avuto il dispiacere di commentare la notizia della sciagura accaduta ad Indianapolis che, ricalca molto la situazione avvenuta al Pukkelpop. Un’estate di certo non molto fortunata per quanto riguarda i festival musicali che, dovrebbero essere luogo d’incontro e soprattutto di amore verso la musica incarnando emozioni e sensazioni positive. Ancora una volta ci aggiungiamo al coro delle persone che si sentono vicine alla tragedia e soprattutto ai familiari delle vittime.
Sul sito ufficiale del Pukkelpop vi sono continue notizie aggiornate in tempo reale riguardo alla situazione. Inoltre, per i familiari delle persone presenti all’evento e ancora disperse, ma anche per tutti coloro che avessero informazioni importanti da fornire, è stato istituito un numero d’emergenza, + 32 (11) 28 09 30.
Concludiamo con alcuni stralci di dichiarazioni ufficiali rilasciati sul sito del Pukkelpop: “The Pukkelpop organisation has decided to cancel all shows tonight out of respect for the victims. We want to make our hearts and our minds silent for the festival goers that we lost and the ones that were injured” e ancora “Pukkelpop is in deep mourning. We truly sympathise with the families and friends of the victims. Words are not enough. We have struggled with the decision to continue the festival. Therefore we have decided to cancel Pukkelpop 2011. […] Extra buses and trains have been organised to bring everybody home. Undoubtedly many of you have many practical questions. That is why we ask you to direct them to [email protected]. We ask everyone to understand that this decision was extremely difficult to make.”