Che poi, il luogo comune che “bisogna guardare avanti e non sempre a quello che è stato” non sempre vale. O almeno, la vena artistica per chi ne ha da vendere difficilmente tramonta, anche se passano gli anni e il viso riporta i segni del tempo. Parliamo del nuovo supergruppo di recente formazione, quello che vede come membri nomi del calibro di Mick Jagger, la cantante con l’anima soul Joss Stone, il produttore ed ex chitarrista degli Eurythmics Dave Stewart, Damian Marley figlio d’arte di Bob Marley e il compositore di musiche indiane A.R. Rahman. E’ andata più o meno così: Dave Stewart in preda ad un raptus di creatività, letteralmente rapito da musicalità indie-rock e reggae, contatta Mick Jagger per formare un gruppo nel quale far confluire diversi stili musicali. In proposito, contattano l’amico in comune A.R. Rahman pioniere di musiche indiane intervallate da profonde ballate reggae, il quale decide di unirsi al gruppo. A completare il quadro arrivano Damian Marley e Joss Stone che non hanno bisogno di presentazioni, come i restanti membri. Così, ispirati a particolari stili musicali, si sono chiusi negli studi “Jim Henson” a Los Angeles, dando vita a ben 29 canzoni. La nascita è stata ufficializzata da Mick Jagger nel Maggio 2011, durante un’intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone, ed anticipando l’uscita dell’album con il singolo “Miracle Worker”, in rotazione musicale dallo scorso 6 Luglio. Le jam session che si sono susseguite per la creazione, il missaggio e la produzione dell’album sono state lunghissime (arrivando, in alcuni casi, a sfiorare i 70 minuti di registrazione), ed è stato necessario accorciarle per ovvi motivi. Non il solito prodotto di ballate pop con qualche assolo di chitarra, come ultimamente il pubblico è stato abituato dalle major discografiche.Quello che più colpisce, è proprio il suono giovanile, trascinante, a metà tra ballate reggae e rhythm & blues, con un soffio caldo di sonorità indie. La voce calda e penetrante di Joss Stone, la teatralità e il tono di Mick Jagger, delineano dei contorni perfetti. Il pezzo “SuperHeavy”, fa da apertura all’omonimo album, una ballata di 5 minuti che introduce alle sonorità caratterizzanti l’album. L’assaggio offerto dal primo singolo estratto “Miracle Worker”, con annesso videoclip, è stato ben accetto dal pubblico ed ha scaturito reazioni positive dalla critica. Secondo singolo estratto è “Satyameva Jayathe” (Verità senza Trionfo), è stato interamente composto da Rahman, cantato da Jagger, ed interpretato da Stone, Stewart e Marley. Sublime il giro di chitarra di “Never Gonna Change”, settima canzone dell’album, sul quale fa da padrona la voce di Mick Jagger, creando un mix che ricorda (a tratti) alcune composizioni degli Stones. “I can’t take it no more”, ballata rock-blues dai rif di chitarra accentuati e la “solita” voce di Jagger che ne delinea i contorni. Nel complesso un album con schemi diversi, davvero innovativo dati i prodotti “mainstream” a cui ultimamente siamo abituati. Nella speranza che in futuro potremmo ancora apprezzare lavori come questo, o che almeno abbiano per davvero una vena creativa al loro interno. In modo tale da rompere gli schemi. Lascio le impressioni per gli altri pezzi non citati a Voi ascoltatori. Buon ascolto. Superheavy – Tracklist 1. Superheavy 2. Unbelievable 3. Miracle Worker 4. Energy 5. Satyameva Jayathe 6. One Day One Night 7. Never Gonna Change 8. Beautiful People 9. Rock Me Gently 10. I Can’t Take It No More 11. I Don’t Mind 12. World Keeps Turning Bonus tracks: Mihaya Warring People Common Ground Hey Captain