Si intitola “Sulle ali di un sogno” il nuovo album firmato Le Orme, disponibile dal 15 marzo, in cui sono presenti undici classici della band rivisitati per l’occasione e due pezzi inediti. La band, nata a Venezia negli anni Sessanta, è sempre stata considerata, insieme alla Premiata Forneria Marconi e al Banco del Mutuo Soccorso, la punta di diamante del progressive italiano, nonché uno dei gruppi che ha goduto di maggiore visibilità all’estero, e negli ultimi anni ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere.
Spiega la scelta di pubblicare questo disco il batterista Michi Dei Rossi: “Nel cassetto c’era già un album di inediti e ho pensato che pubblicarlo qualche giorno prima dei miei settant’anni poteva essere un buon modo di festeggiare. E’ anche il modo per celebrare la storia di una band per la quale, non so perché, nessuno ad oggi ha pensato ad un riconoscimento, come è successo invece per altri gruppi o artisti italiani. Ho cominciato a farlo io direttamente. Tra i miei sogni c’è anche quello di pubblicare tre album differenti assieme dei quali uno cantato, un strumentale e uno ancora diverso. Questa volta invece abbiamo voluto mettere assieme tutte le anime delle Orme. Avevamo già fatto un disco dedicato alla musica classica, che è il genere di musica che amo più di tutti, e questa volta era tempo di tornare all’anima progressiva del nostro suono, che poi è quella che ti permette di non avere confini musicali. Se fai musica progressive sei musicalmente libero”.
Registrato sulle colline venete di Bassano Del Grappa, “Sulle ali di un sogno” è stato eseguito, oltre che da Dei Rossi, anche da Michele Bon (Organo Hammond C3, Piano, Sinth e Tastiere) e Alessio Trapella (Voce, Basso e Contrabbasso), e al nuovo album hanno partecipato come collaboratori anche Francesca Michielin (voce in “Gioco di bimba”), l’ex King Crimson David Cross che suona il violino in sei brani e il tenore finlandese Eero Lasorla.
La raccolta antologica contiene una selezione delle canzoni più rappresentative del gruppo, come “Estratto da collage”,”Gioco di bimba”, “La via della seta”, “Amico di ieri” e “Canzone d’amore”, insieme ai due inediti “La danza di primavera” e “Un altro cielo“, ballata adattata alle note della “Aria sulla IV corda” di J. S. Bach: “I titoli sono stati scelti tra quelli del gruppo che potremmo chiamare antico e la scelta è ricaduta su alcuni tra quelli più significativi di un lungo e artisticamente produttivo periodo come quello degli anni Settanta. Ogni mattina cammino sedici chilometri e ho tutto il tempo e la concentrazione necessaria per pensare alle canzoni e fare scalette, in genere dei concerti ma in questo caso anche di un disco”.