Stevie Wonder, 60 anni di musica tra soul e funk

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stevie wonderCompie oggi 60 anni Stevie wonder e lo fa in grande stile all’Hyde Park di Londra (almeno secondo quanto affermano gli organizzatori dell’Hard Rock Calling Festival, l’annuale manifestazione musicale che si tiene nella capitale britannica e che lo vorrebbe nel cast.)

Stevie Wonder (il cui vero nome è Steveland Hardaway Judkins e quando fu adottato prese il nome di Steveland Morris) a dispetto del suo cognome (hardaway=difficile via),ha una vita artistica costellata di successi. La cecità che l’ ha colpito sin dai primi giorni di vita nn gli ha impedito di essere un bambino prodigio dimostrando già all età di 11 anni le sue mirabili doti musicali.

Come ogni grande artista la sua vita artistica è divisa in diversi periodi. Il primo “giovanile” che va dal 1962 al 1969, in cui ricade la realizzazione artistica dela bellissima “A place in the sun“.

Il periodo “classico”,sicuramente il più ricco, tra il 1970 e 1975 con 5 concept album (Music Of My Mind, Talking Book, Innervisions, Fulfillingness’ First Finale e Songs In the Key Of Life) in cui sono ben presenti la sua visione dell’ amore, di Dio, dell umanità e della vita. É un periodo questo che ha dato a Wonder sicurezza e forza per staccarsi dalle decisioni della casa discografica e così di autoprodursi.

Il terzo periodo è il cosiddetto “commerciale” volto alla scalata delle classifiche con sound più pop che R&B o funk. A fine decennio,1989, è entrato a pieno diritto nella Rock And Roll Hall Of Fame.

Ha collaborato con i più grandi come Sinatra e Michael Jackson per il quale durante il memoriale del collega e amico scomparso ha cantato la toccante “Never dreamed you’d leave in summer“.

Nel 1996, quando ricevette ad honorem la laurea di “Dottore della musica”, all’Università dell’Alabama a Birmingham, raccontò divertito un aneddoto: “Anni fa molti mi dissero: ‘Tu hai tre tare: sei cieco, nero e povero’. Ma Dio mi ha detto: ‘Io ti arricchirò dello spirito di ispirazione, per trasmetterla ad altri e perché con la tua musica tu possa incoraggiare il mondo a perseguire l’unità, la speranza e la positività’. Ho creduto a Lui e non a loro“.

Grazie a Dio, diciamo noi…

Nell attesa di vederlo nell’ unica tappa italiana il 5 luglio presso l’ Arena di Verona, gli rendiamo omaggio dedicandogli un “buon compleanno” speciale, da lui stesso cantato e una delle sue hit di maggior successo


[A cura di Annalisa De Franco]

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