La band gallese degli Stereophonics ha parlato in un’intervista a NME del loro nuovo album rivelando che suonerà come qualcosa di diverso dal solito ma che ha ancora al centro i giovani e la classe operaia.
Il gruppo ha parlato in un’intervista alla rivista NME del disco su cui ha appena finito di lavorare, il decimo della sua carriera, che segue di due anni il precedente “Keep The Village Alive”. Queste le parole del frontman Kelly Jones: “Penso che abbiamo fatto molto bene con gli ultimi dischi, sono stati ben accettati dal pubblico e i concerti sono andati bene. Il pubblico è cresciuto col tempo e si è diversificato, abbiamo visto anche dei ragazzini di 16 e 17 anni nel pubblico e questo per noi è una buonissima cosa. Negli ultimi album il sound è stato molto vario e non abbiamo avuto molto tempo di lavorarci sopra cosìcchè i nostri dischi sono diventati quasi una raccolta di quello che siamo riusciti a registrare tra un tour e un altro, prendendo il meglio e lavorando come un gruppo. Il nuovo album è un gran bel disco, molto iconico e sarà il primo disco per la Parlophone. È sempre un bene lavorare con persone nuove su progetti differenti. Sarà un album molto contemporaneo e sarà composto da dieci canzoni che suoneranno tutte in un modo differenti e sarà eccitante fare e suonare nuova musica.”
Jones si è poi soffermato sui testi delle canzoni: “Negli ultimi due anni ho sempre scritto di quello che mi stava succedendo e di quello che accadeva attorno a me. La situazione nel mondo è sottosopra, per questo ho cominciato a scrivere di quello che osservo dalla mia prospettiva e mi piace scrivere dal punto di vista delle persone normali, della classe operaia. Se il clima politico influenza le mie canzoni? Abbiamo suonato nel Bataclan poco dopo l’attentato, sono stato in altri posti dove ci sono stati attacchi e nonostante questo ho cercato di fare un disco ottimista e pieno di speranza parlando comunque di quello che stiamo vivendo. Ho vissuto molti alti e bassi nella mia vita e ho visto che se sei capace di lavorare sui tuoi problemi c’è sempre una luce in fondo al tunnel. È questo quello che cerco di dire nel disco.”
Jones ha anche parlato del rapporto della band con il pubblico: “La band compirà 20 anni di attività quest’anno e non abbiamo mai smesso di cercare e di fare cose nuove, cercando di andare sempre avanti e il nostro pubblico ha sempre apprezzato questo ed è cresciuto di numero come ha dimostrato lo scorso tour estivo. Non vogliamo essere un gruppo che per il suo 20esimo anniversario fa una raccolta di b-sides, noi preferiamo fare un disco nuovo. Penso anche che in fans non sappiamo mai cosa aspettarsi davvero da noi visto che la nostra musica è sempre diversa, non amo vivere nel passato e mi piace anche la musica che stiamo facendo ora. Mi piace sorprendere il nostro pubblico e vogliamo fare qualcosa di diverso per questo nuovo disco. C’è sempre un rischio che le nostre canzoni non piacciano ed è l’unica cosa che mi preoccupa seriamente.”