E’ indubbiamente una delle personalità artistiche più amate negli Stati Uniti e gli Americani gli riconoscono tale autorità addirittura affidandogli la composizione del nuovo inno nazionale. Stiamo Parlando di Bruce Springsteen e la notizia che, secondo un sondaggio realizzato dalla trasmissione della CBS “60 Minutes” e il magazine Vanity Fair, il 22% degli americani vorrebbe che un ipotetico nuovo inno nazionale in sostituzione di “The Star-Spangled Banner” fosse composto proprio da The Boss. Al secondo posto di questo bizzarro sondaggio si piazza una delle leggende del country, Dolly Parton, che è riuscito a raccogliere il 19% dei consensi seguito al terzo posto da Stevie Wonder con il 18%. Bob Dylan, che recentemente ha ricevuto dal presidente Barack Obama alla Casa Bianca la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti raccoglie solo il 18% mentre il rapper Jay-Z l’8% e Madonna solo il 5%.
Bruce Springsteen è attesa il prossimo 7 Giugno allo Stadio San Siro di Milano per la prima delle tre tappe italiane del suo “Wrecking Ball Tour“. Il 10 Giugno si replica allo Stadio Artemio Franchi di Firenze e in conclusione allo Stadio Nereo Rocco di Trieste l’11 Giugno, dove sono attesi più di 30 mila fan.
L’ultima volta di The Boss in Italia risale al 2008, in quella occasione Claudio Trotta, patron della Barley Arts che da decenni organizza concerti ed eventi in Italia, si era visto notificare anche una denuncia da parte dei residenti della zona San Siro perchè il concerto si era potratto di circa 15 minuti oltre l’orario consentito. Da quella vicenda Trotta ne uscì assolto e, in occasione del ritorno di Springsteen a Milano, recentemente il comune ha deliberato l’aumento dei decibel passando da l’80,0 dB(A) all’ 82,0 dB(A). Inoltre la Giunta ha approvato anche l’integrazione del biglietto del trasporto pubblico con il ticket del concerto, con i relativi costi dunque a carico degli organizzatori. Per la tappa milanese del Boss è previsto anche un potenziamento dei trasporti milanesi a cura dell’ATM.