Sono solo canzonette: Psycho Killer – The Talking Heads

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Cosa succede se per scrivere un brano pensi di scriverlo per Alice Cooper? Succede che se sei David Byrne e ti spingi troppo più in là nasce “Psycho Killer”.

Il brano new wave e post-punk è uno dei più famoso dei Talking Heads, usciva nel 1977 all’interno del loro primo album, “Talking Heads: 77“. Il gruppo di David Byrne si è distinto fin dall’inizio per lo stile eclettico e, se vogliamo, “Psycho Killer” può esserne considerato l’emblema. La canzone parla, com’è chiaro, di un assassino, ma in chiave introspettiva. Il protagonista sta raccontando i suoi stati d’animo, gli stessi che poi lo conducono all’omicidio. “Psycho Killer” è il frutto di diverse influenze culturali, Byrne inoltre la scrisse due anni prima della sua effettiva uscita senza aspettarsi nulla, infatti lui stesso ha dichiarato che non pensava che potesse diventare un successo. Come ormai sappiamo tutti, invece, è andata così e “Psycho Killer” è praticamente un brano must in ogni playlist che si rispetti, oltre ad essere stato coverizzato innumerevoli volte.

Per carpire il sentimento del protagonista della canzone, David Byrne si è ispirato al personaggio di Norman Bates rappresentato nel cult “Psyco” di Alfred Hitchcock e interpretato da Anthony Perkins. Una delle caratteristiche è la presenza del francese nel testo, il celeberrimo ritornello recita “Psycho Killer/Qu’est-ce que c’est?” e c’è del testo in francese anche nella parte finale dell canzone. Il testo bilingue potrebbe rimandare alla condizione del personaggio, schizofrenico e probabilmente rinchiuso in manicomio che già all’inizio dichiara di non riuscire a dormire perché “il letto è in fiamme”, dicendo di essere arrivato al limite. Un’altra parte celebre del ritornello, il “fa-fa-far better” è un omaggio a Otis Redding, punto di riferimento costante nella carriera dei Talking Heads, e al suo brano del 1966 “Fa-Fa-Fa-Fa-Fa (Sad Song)”.

Come abbiamo già detto, “Psycho Killer” è stato ripreso e coverizzato in tantissime occasioni. La più recente è sicuramente opera di Selena Gomez, che ha riarrangiato la base per il brano “Bad Liar“, si riconosce subito il famoso giro di basso iniziale di Tina Weymouth. Probabilmente i fan dei Talking Heads non hanno esultato ma David Byrne l’ha presa bene. Justin Tranter, che ha scritto “Bad Liar” insieme a Julia Michaels, ha raccontato che Julia e Selena erano ossessionate dai Talking Heads e hanno avuto quest’idea. Dopo aver preparato il pezzo, hanno deciso di farlo sentire a David Byrne, che lo ha apprezzato e approvato. In seguito, infatti, il cantante ha dato la sua approvazione pubblicamente, anche su Twitter, dicendo di aver apprezzato sia il brano che la performance di Selena Gomez.

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