Mr E ritorna in concerto a Milano per il tour di “The cautionary tales of Mr Oliver Everett”, un disco molto diverso dal precedente e in cui torna su melodie lente, romantiche e rilassate. Eliminati i distorsori e la batteria pesante di “Wonderful, glorious”, si torna all’intimismo di dischi come “End times” o “Tomorrow morning”. Anche il concerto si adegua di conseguenza e quindi, invece di suonare nelle arene oppure all’aperto, si torna ai teatri. La filosofia del concerto è spiegata benissimo da una battuta di Mr. E, quando urla al microfono: “Are you ready to rock?” e al convintissimo “Yeah!” del pubblico dice “Mmmmh, ecco, diciamo che non credo sia questo il posto adatto. Facciamo che si tratta di soft rock, e quindi: Are you ready to soft rock?”.
Confermata la band degli ultimi dischi e tour con qualche sorpresa nella strumentazione. Al bando le chitarre elettriche, spazio a tromba, contrabbasso, marimba, steel guitar e campane. Pianoforte in primo piano, ma lo strumento più potente è certamente l’ironia di Mr E. Dopo l’inno al soft rock di cui parlavo prima c’è anche un siparietto con il pubblico in cui il cantante dopo aver chiesto che giorno della settimana fosse (venerdì, per la cronaca) dice “Ah cazzo, avevamo preparato uno spettacolo più adatto a un Lunedì sera. Vabbé, cerchiamo di renderlo uno spettacolo adatto a un Venerdì sera”
La scaletta prevede i brani del nuovo disco (“Parallels“, “Lockdown hurricane“, “Where I’m from“, “Kindred spirit“), ma propone anche diverse canzoni del passato riprendendo quelle più adatte al contesto. E quindi ecco “It’s a motherfucker”, canzone che strappa un applauso già alle prime note di piano, “Fresh feeling“, “I like birds” e “My beloved monster“. Alcune cover a sorpresa come “When you wish upon a star”dalla colonna sonora di Pinocchio, “I can’t help falling in love” di Elvis e, in una versione romantica che conferisce tutto un altro tono al brano, “Don’t stop believing” della serie televisiva Glee.
Il clou del concerto è arrivato al momento del bis, quando Mr E è sceso tra il pubblico e si è fatto abbracciare dai suoi fan nel vero senso della parola. Per un cantante che si è spesso esibito con gli occhiali da sole e ha sempre sofferto di una certa sociopatia, un bel passo avanti. Tra l’altro deve essere una terapia, quella dell’abbraccio, che seguono tutti i musicisti del gruppo e anche la crew che lo segue, visto che praticamente si abbracciano sempre tutti.
La serata è stata aperta dalle “Daughters of Davis“, due sorelle inglesi che un bel giorno hanno deciso di mollare tutto, comprare un furgone su eBay e andare in tour per tutta l’Inghilterra. Una scelta che ha pagato, visto che stanno aprendo i concerti degli Eels in tutta Europa.