Non ci sarà mai pace per i Nirvana, non ci sarà mai pace per “Smells Like Teen Spirit”, non ci sarà mai pace per Kurt Cobain. Dopo aver macinato tutto il merchandising possibile ed immaginabile, da magliette a peluche passando per le statuette, ora è in arrivo una sitcom intitolata proprio come la più famosa canzone dei Nirvana. Ad annunciarlo è stato uno dei più potenti network americani ossia la CBS che presto potrebbe dare in pasto alla televisione d’oltreoceano una sitcom ancora dai risvolti misteriosi ma che, fin da subito, punta su un nome forte. Il pensiero di molti, anche il mio, a primo impatto è stato quello di pensare all’ennesima trovata di Courtney Love ma sembra che questa volta la cantante delle Hole non c’entri. Sembra che anche alla figlia di Kurt e Courtney, Frances Cobain, non piaccia molto l’uso del nome della canzone e potrebbe agire via legali proprio per far sentire la propria voce in merito alla questione. Ricordiamo che la giovane ragazza, negli ultimi periodi, ha subito azioni di stalker da un presunto fanatico dei Nirvana. L’accaduto e le oppressioni sono state spiegate dalla stessa Frances Cobain sul suo profilo di Twitter.
Ci immaginiamo già le varie contestazioni sull’uso indebito di “Smells Like Teen Spirit” che, a tutti noi, riporta alla memoria la celebre canzone ma, ormai è una espressione entrata in qualche modo nel linguaggio comune. Se i familiari di Kurt Cobain, inoltre, decidessero di agire via legale, dovrebbero dimostrare che il titolo del brano è riconducibile unicamente ai Nirvana. Insomma, sembra che il progetto della CBS stia facendo già discutere anche se al momento non vi è nulla di certo. Sembra però che il network abbia deciso di prendere ispirazione solo nel titolo e la trama di “Smells Like Teen Spirit” non ha nulla a che vedere con Kurt Cobain e soci (almeno questo, aggiungerei).
La sitcom sarà firmata da Dave Goetsch, uno degli sceneggiatori del successo di “The Big Bang Theory” e il punto focale della trama dovrebbe ruotare attorno alla decisione di un giovane ragazzo di non andare all’università ma diventare un imprenditore via internet.
Il tutto avverrà in un garage che è dei genitori del giovane assieme all’aiuto della sorella, nonché sua migliore amica, senza togliere la supervisione dei genitori, due rocker tratti direttamente dagli anni ’90. Dunque, non ci resta che sperare in bene anche se l’uso dubbioso e al solo scopo di creare polemiche di una delle canzoni simbolo degli anni Novanta non ci fa proprio impazzire dalla gioia. Chissà cosa penserà Kathleen Hanna, colei che coniò l’espressione scherzando su un deodorante molto comune all’epoca.