Dopo mesi di ribalta e riflettori per avvenimenti non propriamente benevoli, Live Nation e Ticketone hanno ottenuto due vittorie nel campo del secondary ticketing.
Partiamo da Live Nation: la società organizzatrice dei concerti ha reso pubblica l’ordinanza pubblicata il 15 gennaio dal Tribunale di Roma che certifica come non ci fu nessun illecito nella vendita dei biglietti per gli show degli U2 il 15 e 16 luglio 2017 a Roma. L’ordinanza, richiesta dalla stessa Live Nation con il reclamo promosso dalla stessa Live Nation contro il ricorso d’urgenza della SIAE, ribalta la decisione del Tribunale civile di Roma dello scorso giugno in cui veniva proibito a Live Nation, Seatwave e Viagogo di vendere in maniera diretta o indiretta sul mercato secondario dei biglietti dello show, fissando una penale di 2000 euro per ogni ulteriore ticket venduto, e riconoscendo a favore della società italiana autori ed editori il rimborso delle spese legali. Ora quella sentenza viene revocata definitivamente: la sentenza, secondo LN, spiega che il rapido esaurimento dei biglietti online e la loro disponibilità immediata sui siti di reticketing dipese dal fatto che ai prezzi di vendita ufficiali la domanda di acquisto aveva ampiamente ecceduto l’offerta. Inoltre il Tribunale ha preso atto che il tetto ai singoli ordini di biglietti è stato rispettato, che gli ordini anomali sono stati cancellati e che i biglietti rimessi in vendita’ sulle piattaforme ufficiali.
Proseguiamo con Ticketone: il Tar del Lazio ha annullato la multa da un milione di euro inflitta nell’aprile scorso dall’Antitrust a Ticketone per non aver adottato idonee misure e procedure per prevenire e per controllare l’acquisto da parte solo di alcuni soggetti di un numero considerevole di biglietti per i principali eventi sui propri canali di vendita per poi eventualmente rivenderli nel mercato secondario. La sentenza della prima sezione del TAR, dando per presupposto che esiste un mercato secondario maggiorato, sentenzia che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato avrebbe dovuto approfondire le caratteristiche proprie di tale mercato rispetto al comportamento dei consumatori e di Ticketone e non è chiarito come la mancata diligenza contestata a Ticketone sia stata in grado di influenzare le decisioni di natura commerciale del consumatore utente.