Scienza e Musica insieme nel nuovo esperimento dei Marlene Kuntz

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Marlene Kuntz | © Pagina Facebook

Non deve suonare strano se per un attimo i Marlene Kuntz vengono collocati nella fascia sperimentale della musica, e ancor di più se a quella fetta di sperimentalismo vengono abbinati gli ibridi di nuova generazione, per questa volta musica e scienza. La band di Cristiano Godano in occasione del “RomaEuropa Festival” ha dato vita ad una di quelle performance che noi definiremmo “internazionali“. Se Bjork ci era riuscita in ambito festivaliero e discografico con “Biophilia” a mettere su uno spettacolo musicale dedicato alla scienza, i Marlene Kuntz hanno messo su  qualcosa di simile, seppur eludendo dal significato prettamente scientifico. La band cunese ha dato vita ad uno spettacolo teatrale con lo sfondo dei video documentari di Painlevé, suonando in sottofondo, con mood tranquillo e in crescendo all’occorrenza. Jean Painlevé è stato un regista scienziato francese, che fino agli anni 60 ha cercato di girare video che riprendessero la vita nel mondo sottomarino. Cristiano Godano e co. hanno ben pensato di affidarsi alla tranquillità della vita marina per dare spazio alla loro poesia e così, sulle note di “Bellezza” hanno lasciato che lo scorrere delle onde fluttuanti immergesse il pubblico in una performance straordinaria. Colori ipnotici, calma onirica e poesia straordinaria, tutto questo è avvenuto la scorsa sera, quasi ad emulare ciò che avveniva nel cinema muto, dove la musica accompagnava lo scorrere delle immagini. Complice un’atmosfera suggestiva di luci soffuse e bui strategici i Marlene Kuntz sono riusciti nell’intento di mettere insieme la poesia, la musica e la scienza, come collaborazione extracurriculare delle più importanti.

Marlene Kuntz | © Pagina Facebook
Marlene Kuntz | © Pagina Facebook

I tempi che corrono ci abituano bene ad accettare che il mondo non abbia compartimenti differenti, dunque dobbiamo sempre di più avvicinarci all’idea che le cose abbiano un’origine comune e che siano il tramite d’espressione tra il mondo pensato e il mondo materiale. Surrealista è la giusta definizione riguardo la faccenda, e come meravigliarsi se a comparire è il nome di una delle band pilastro della musica italiana? Improvvisazione è la parola d’ordine in occasioni come queste, e a conferma di tutto ciò arrivano le abbondanti escursioni noise che i Marlene non smettono mai di mettere a punto.

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