Da pochi giorni è uscito “Sartoria italiana fuori catalogo“, il secondo album da solista di Pilar, nome d’arte di Ilaria Patassini, disco anticipato dal singolo “Cherchez la femme“: il disco è nato dall’incontro con il musicista e paroliere Bungaro (che ha lavorato con artisti del calibro di Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia e Youssou N’Dour) e contiene 11 tracce, nate da questa collaborazione, eccezione fatta per “Il bacio prima del caffè“, le cui musiche sono di Tony Canto. L’album è promosso dall’etichetta indipendente UpArt Records, distribuito da Egea Distribution e disponibile su Itunes e altre piattaforme digitali, mostra la poliedricità dell’artista italiana, con tracce in italiano, francese e in spagnolo (la cover “Con Toda Palabra” di Lhasa De Sela), e già dal titolo esprime una vena polemica (ricordando un settore storico dell’eccellenza italiana) e la sua vocazione internazionale, mostrando al suo interno la convivenza di suoni antichi e moderni: si parte dalla canzone d’autore strumentale e si arriva alle milonghe, seguendo la voce di Pilar, le chitarre distorte, le percussioni di Franco Barresi e il contrabbasso di Giovanni Arena. Nel disco, registrato, editato e mixato da Vincenzo Cavalli nel Sonoria Studio di Scordìa, nei pressi di Catania, oltre alla musica, anche le parole hanno una profonda importanza in questo lavoro, trasformandosi addirittura a volte in poesia musicale, grazie alla scrittura di Bungaro e agli arrangiamenti di Tony Canto, pensati anche in funzione degli spettacoli live, live che prenderanno il via proprio dalla Sicilia, con le date del 3 Novembre al Teatro Nuovo Montevergini di Catania, del 9 Novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma e del 17 Novembre al Blue Note di Milano. Chi è Pilar? Diplomata in Conservatorio in Canto e Repertori da Camera, Pilar nasce come cantante e autrice di testi nel 2007 grazie al suo primo album “Femminile singolare“, dove mostra subito un sound originale che usa la voce come uno strumento per un suono che cerca di unire canzone d’autore e melodia popolare e che che ha in artisti come Dulce Pontes, Lhasa de Sela, Ivano Fossati e Anthony and the Johnsons i suoi precisi punti di riferimento. Nel 2009 Pilar partecipa alla pubblicazione del disco “Spartenza” (Incipit Records/Egea) in collaborazione con il gruppo acustico di musica ethno jazz Sinenomine e nel 2010 esce la canzone “Meduse“, scritta insieme a Bungaro e che viene candidata dalla nota rivista NME agli Shockwaves NME Awards 2010 e scelta dal regista Luciano Melchionna come video d’apertura del fortunato spettacolo teatrale Dignità Autonome di Prostituzione. La canzone però viene scartata a Sanremo ma a furor di popolo conquista la pole position di Repubblica.it e arriva in finale alla settima edizione dell’Italian Music Festival, il “controfestival” della rete, divenendo anche l’inno ufficiale del gruppo degli Orchestrali in rivolta. Pilar è vincitrice e finalista di numerosi concorsi e riconoscimenti: tra di questi segnaliamo L’artista che non c’era (2005), il Festival di Musicultura (Primo premio e targa della Critica 2007), il Premio Tenco (finalista Targa Miglior Opera Prima 2007), il Premio Lunezia (2008), il Premio Bindi (finalista, 2008), il Premio Bianca d’Aponte (Miglior Interprete 2008) e il Festival Europeo della canzone Mediterranea – Pjesma Mediterana (Miglior Composizione 2009 e Miglior Interprete 2010). Pilar non è solo cantante, ma la sua versatilità le ha reso possibile la partecipazione come attrice a vari spettacoli teatrali in Italia e all’estero sotto la regia di Giancarlo Nanni, Marco Mattolini, Laura de Strobel e Aurelio Gatti, lavorando anche nell’ambito delle colonne sonore per il cinema e la televisione. Pilar è anche un’artista calata nel sociale: in occasione del Referendum del 2011, indignata per la mancanza d’informazione sulla campagna referendaria, l’artista ha promosso un evento su Facebook dal nome “San Tommaso is back” in cui prometteva un concerto il lunedì 13 giugno solo a chi si fosse presentato con tessera elettorale timbrata, ottenendo l’adesione di 55 città e la creazione di oltre 260 eventi a catena, da New York a Enna. Un artista a tutto tondo, da seguire con attenzione.