A poche ore dall’inizio del Festival di Sanremo scoppia una nuova polemica che vede coinvolti il popolare volto TV Enzo Iacchetti e il diretto artistico Gianmarco Mazzi, riguardo alcune accuse che Iacchetti ha lanciato domenica pomeriggio nel corso dell’Arena di Raiuno.
Queste le parole esatte di Iacchetti:
“Il Festival di Sanremo è proprietà delle major: se controllate i cantanti, vedete se ce n’è uno di una casa discografica che non sia una major.
Il problema lo conoscete tutti… Non si prendono in giro i giovani in questa maniera. Non si devono prendere in giro 1600 ragazzi sul web che hanno speso i soldi per il video, per la canzone, poi arrivano primi e vengono scelti quelli che vogliono loro“.
Questa non è la prima volta che il conduttore di “Striscia la notizia” si scaglia contro il Festival criticando il metodo di scelta dei cantanti e dei brani che partecipano alla rassegna sanremese, dato: già giorni fa Iacchetti si era scagliato contro il meccanismo di selezione degli artisti, secondo lui controllato dalle major:
Ho un’etichetta discografica indipendente che naturalmente non ha mai avuto un favore e che non ha mai chiesto favori, Io voglio solo difendere i giovani perché sono una categoria di ragazzi che spendono soldi in continuazione e che abboccano agli ami di tutti coloro che poi fanno quello che vogliono.
Il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi ha risposto telefonicamente alle critiche di Iacchetti:
Iacchetti ha un po’ il dente avvelenato perchè l’anno scorso suo figlio si presentò alla parte di concorso che fa il Comune di Sanremo e arrivò tra gli ultimi, tra gli otto finalisti, ma poi noi non lo scegliemmo perchè non lo ritenemmo all’altezza della manifestazione. Degli otto artisti che sono quest’anno presenti a Sanremo due escono dal concorso di Sanremo e sei invece dal concorso fatto da noi con Facebook. Noi abbiamo scelto il primo che ha votato la rete. Già prima di arrivare alla scelta finale con Morandi, noi ci eravamo parlati con gli altri componenti della Commissione e avevamo già deciso che chi fosse stato il primo votato dalla Rete noi l’avremmo votato, proprio per rispettare il volere della gente.
Quando lui legge il nome di major vicino a questi artisti è perchè a questi artisti, una volta che vengono scelti da noi, le major offrono un contratto: non è che vengono portati dalle major, questo il pubblico lo deve sapere.