Sanremo 2021 continua ad essere al centro delle discussioni e delle polemiche. Stavolta per le parole del Ministro del Turismo e dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Amadeus aveva detto fin dall’inizio che un Festival senza pubblico non avrebbe avuto senso. Sono state valutate le ipotesi più disparate, come quella dei figuranti contrattualizzati, pur di non lasciare vuoto l’Ariston. Il Ministro, però, ha detto che il Festival non avrà alcun tipo di pubblico, proprio come succede nel resto dei teatri d’Italia:
Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.
Subito dopo queste affermazioni, ha iniziato a circolare la voce che Amadeus sarebbe pronto a farsi indietro e sono in corso fin da stamattina le discussioni al cda dei vertici Rai. Già il conduttore aveva mal digerito l’ipotesi di posticipare il Festival a un periodo che avrebbe reso meno complessa la gestione, dicendo che piuttosto sarebbe stato meglio posticiparlo al 2022. Adesso l’assenza del pubblico, potrebbe essere il fattore che lo convincerà a mollare tutto, a pochissime settimane dall’inizio della kermesse. Amadeus, che aveva anche anticipato che ci sarebbe stata Naomi Campbell nella serata di apertura di Sanremo 2021 (ci saranno 10 co-conduttrici diverse), aveva parlato delle polemiche sul pubblico e i figuranti:
Se non ci sono persone in platea non faccio un favore allo spettacolo ma un danno. Il festival sarà un grande faro che illuminerà un settore e provoca sofferenza che si lotti fra di noi.
La decisione di Franceschini è coerente con alcune delle polemiche sollevate nei giorni scorsi sul fatto che l’Ariston dovrebbe essere trattato alla pari degli altri teatri. E gli altri teatri d’Italia attualmente sono chiusi. Dall’altro lato, però, c’è da dire che il Festival di Sanremo si svolge in un teatro ma è anche uno spettacolo televisivo e potenzialmente potrebbe avere un pubblico, come già accade in altri spettacoli che vanno regolarmente in onda.
Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, è per la linea cauta, come ha spiegato a Radio Capital:
Se cambierà la legislazione a fine febbraio sarà consentito anche a Sanremo avere qualche libertà in più, riaprendo poi anche i teatri. Se poi il paese si trovasse a marzo con una nuova ondata di casi, sarebbe un ossimoro pensare a un Sanremo come tutti gli altri anni.