Sembra presto ma non lo è, per parlare di Sanremo 2018. Ed anzi, rispetto al consueto le notizie viaggiano con un po’ di ritardo.
Nella giornata di ieri è stata la diffusa la notizia che riguarda il direttore artistico del Festival di Sanremo, il ruolo è stato affidato a Claudio Baglioni. Contrariamente a quanto accaduto gli altri anni, però, Baglioni si limiterà a rimanere dietro le quinte e non sarà anche il conduttore dell’edizione 2018 del Festival.
Non si sa niente, invece, proprio per quanto riguarda la conduzione. Al momento sembra essere esclusa Virginia Raffaele, che inizialmente era considerata tra i personaggi più papabili. In attesa di aggiornamenti, potremmo avere delle sorprese, perché pare che nemmeno Antonella Clerici e Amadeus saliranno sul palco dell’Ariston.
Intanto alla notizia di Claudio Baglioni come direttore artistico del Festival le reazioni sono state le più disparate. C’è chi confida nella sua grande esperienza, c’è chi invece sostiene che il Festival vada svecchiato, che sia tutta una questione di amicizie e non di competenze. Su queste ultime, però, Claudio Baglioni potrebbe avere qualcosa da reclamare. La sua carriera è iniziata alla fine degli anni Sessanta, in seguito è diventato un vero e proprio simbolo della musica italiana ed ha collaborato con i più importanti artisti. Nel 1972, dopo qualche acciacco professionale, è arrivato il successo travolgente con la pubblicazione di “Questo piccolo grande amore“, la canzone che forse prima di ogni altra si associa a Baglioni. Il trittico di album usciti dal ’75 al ’78 (Sabato pomeriggio, Solo, E tu come stai?) non fa che consolidarne la fama, nei primi anni Ottanta esce “Strada facendo“. Nel frattempo Baglioni ha scritto musiche e brani per altri colleghi, ha lavorato con Franco Zeffirelli, ha co-fondato la Nazionale Italiana Cantanti. Nel 2015 ha dato vita al tour-progetto “Capitani coraggiosi” affiancato da Gianni Morandi. Il suo ultimo album in studio, il sedicesimo, è “ConVoi” ed è stato pubblicato nel 2013.