Il Teatro Ariston di Sanremo ha accolto per la serata del giovedì intitolata “Viva l’Italia nel Mondo” , uno dei suoi protagonisti: Samuele Bersani che partecipa alla kermesse con il brano “Un Pallone“, con il quale ha passato lo scoglio delle eliminazioni di ieri. Per la terza ha scelto di duettare con Goran Bregović che è arrivato nella città dei fiori con la sua “Orchestra dei matrimoni e dei funerali“: Bersani salendo per secondo, dopo Chiara Civello assieme a Shaggy, sul palco ha affermato di aver scelto Bregovic per unire idealmente l’Italia ai Balcani “asciugando l’Adriatico”.
Bregovic, nato a Sarajevo da padre croato e madre serba, ha cominciato a suonare il rock per esprimere “…il malcontento senza finire in galera” nella Bosnia-Erzegovina degli anni ‘ 70, e da quel momento non si è più fermato, firmando tra l’altro celebri colonne sonore per i film del regista Emir Kusturica, suo grande amico.
Samuele Bersani, una carriera lunga e ricca di successi e riconoscimenti per lui cantautore classe 1970: nel 1995 esce “Freak“, il suo secondo album con cui conquista il consenso generale con “Spaccacuore” e “Cosa vuoi da me”, nel 1997 la splendida “Giudizi Universali” e nel 2000 “Replay”, la quale si classifica al quinto posto a Sanremo ottenendo il premio della critica. Oggi un nuovo disco
L’album, prodotto da Sony Music, si intitolerà “Psyco, 20 anni di canzoni”;
Insieme stasera all’Ariston hanno proposto “My Sweet Romagna” , versione internazionale di “Romagna mia” di Secondo Casadei, cantato da Secondo Casadei.
Poi per la seconda parte dell’esibizione Bregović ha proposto un brano estratto dal suo ultimo album: il pezzo è “Balkaneros” e il sapore è quello della musica gitana, gioiosa e coinvolgente.