Bella, elegante, e padrona del palco. Così Nina Zilli ha fatto il suo debutto sul palco dell’Ariston con “Per Sempre“. La vigilia della kermesse la annoverava tra i probabili vincitori; il brano, scritto per lei da Roberto Casalino, non delude le aspettative e quello che la cantante di origine piacentine ci offre è un’esibizione stile anni ’60, quello che ormai la caratterizza.
Nina si presenta al pubblico con un abito dorato confezionato per lei da Vivienne Westwood e vistose scarpe color rosso. La pettinatura è quella che colpisce di più. La scena è tutta per lei soprattutto perchè per un attimo sul palco si è avuta l’impressione di rivedere la giovane Mina (che ricorda un po’ nel suo stile retrò).
Il brano “Per Sempre” racconta l’utopia di un amore e sarà contenuto nell’album “L’amore è Femmina” in uscita oggi in tutti i negozi di dischi e nei digital store. La cantante si è esibita dopo il lungo intervento di Adriano Celentano e chissà se avrà avuto ancora voglia di baciargli le mani dopo aver atteso oltre un’ora per esibisirsi, “Se incontrerò Celentano gli bacerò le mani. Come si fa con i grandi” – aveva dichiarato alla vigilia del Festival.
Quella di Nina Zilli è stata l’esibizione più gradita al pubblico non solo in sala ma anche, e soprattutto, per il popolo del web che non ha fatto altro che commentare positivamente il suo intervento sui famosi social network. Nella serata di giovedì l’artista sarà accompagnata da Giuliano Palma e Fabrizio Bosso nel brano “Grande, Grande, Grande” (“Never, Never, Never” di Tony Renis) dopo la smentita ufficiale dell’omaggio a Whitney Houston con “All At Once“. Venerdì invece sarà accompagnata da Skye dei Morcheeba per la rivisitazione di “Per Sempre“. Intanto questa serà toccherà esibirsi nuovamente per sapere quale delle 4 canzoni saranno eliminate dalla gara canora. Il sistema del televoto ieri ha rilevato qualche “problema tecnico” e pertanto la Rai e il direttore artistico di Sanremo hanno deciso di sospendere la gara per evitare penalizzazioni. La decisione ha scatenato un protesta sostenuta nella giuria demoscopica.
Questa l’esibizione di Nina Zilli