È ormai calato il sipario sul palco dell’Ariston ma non si placano le polemiche sul Festival e in particolare sulla tanto discussa performance di Adriano Celentano. Come si sa, l’ultimo intervento del Molleggiato a Sanremo ha suscitato non solo le contestazioni della platea dell’Ariston ma anche aspre critiche e obiezioni da più parti. Durante la serata finale di Sanremo 2012, Celentano ha cercato di riparare alle dure affermazioni fatte contro la stampa cattolica nel corso delle serate precedenti ma è stato immediatamente contestato dal pubblico. Le ultime dichiarazioni sul palco dell’Ariston non sono in ogni caso bastate al cantante per farsi perdonare l’attacco al mondo cattolico.
Celentano dunque adesso deve difendersi dagli attacchi che gli arrivano da più fronti ovvero dal pubblico, dalla stampa cattolica e dalla stessa Rai. Tra tante critiche però una voce parla a suo favore. Nelle ultime ore e dopo tante polemiche, Gianni Morandi ha deciso di parlare per difendere l’amico. Il conduttore del Festival di Sanremo ha infatti definito “pilotate”, le contestazioni nei confronti di Celentano e nel corso di una conferenza stampa ha espresso senza freni il suo personale punto di vista:
Abbiamo mandato una persona in galleria e c’erano tre-quattro persone che sistematicamente fischiavano, con uno schema preciso. Era tutto organizzato, non so da chi, ma lo era. È impossibile che all’Ariston succeda una cosa del genere, non l’ho mai visto in tanti anni di festival. Era un’operazione troppo mirata
Di diversa opinione è invece Antonio Marano, vicedirettore generale della Rai, che ha assicurato:
Posso dare una certezza a Claudia Mori. Erano pochi quelli che hanno contestato Celentano, ma certamente erano persone che avevano l’autonomia di poterlo fare. Non erano messi lì da qualcuno. Posso dirlo perché ero proprio lì
E su un possibile ritorno alla conduzione della prossima edizione del Festival della Canzone Italiana, Gianni Morandi ha espresso il bisogno di voltare pagina e anche per Sanremo è giunto ormai il momento di cambiare, di proporre persone nuove e di ripensare la formula, reinventando i meccanismi di votazione e coinvolgendo tutta la musica italiana.
Stupidaggini, io a Sanremo ero in platea,niente era “pilotato”. Semmai nn è stato gradito che Celentano leggeva da due monitor,e anche male,quello che diceva…” imboccato”? Non si può usare un palco e, specialmente, quello dell’ Ariston per scopi personali..Lì si va per sentire musica,e, quest’anno, c’era veramente grande qualità; sia musicale che di grandi professionisti: Siani, Cucciari, un grande Rocco Papaleo. Celentano pensava di stare al bar con gli amici?