La canzone d’autore trionfa al 61 Festival di Sanremo: Roberto Vecchioni, a trentotto anni dal suo primo Sanremo, porta a casa la statuetta con leone e palma per “Chiamami ancora amore“. Al secondo posto i favoriti Emma con i Modà e al terzo il ripescato Al Bano.
Il professore ha anche vinto il premio della critica “Mia Martini” con 52 voti contro i 22 dei La Crus, il suo brano ha unito tutti, orchestra, giornalisti e pubblico televotante. Roberto ha vinto anche il premio attribuito dalla sala stampa RadioTV. “A casa evidentemente hanno apprezzato – ha detto il vincitore di Sanremo 2011 – che la mia canzone parlasse delle speranze degli studenti, delle paure del presente, di tutti noi“. E in effetti la sua era una vittoria annunciata, nonostante il pronostico alla vigilia della kermesse indicassse come favoriti Emma con Modà, ogni sua performance sul palco era seguita da grande ovazione a Teatro, inoltre, nella conferenza stampa che precedeva la serata finale, per una leggerezza del rappresentante di Rai Trade, veniva svelato che il suo era il brano più televotato. Alla rivelazione, mentra tra la Rai e il Codacons si scatenava il parapiglia, il professore, che dalla gaffe poteva esserne vantaggiato quanto penalizzato, con umiltà e professionalità metteva a tacere le polemiche dichiarando: “Non mi sento danneggiato. Mi fa sicuramente piacere essere stato il più televotato di ieri. E’ la conferma che il brano sta arrivando alla gente. Ed è quello che più conta“.
La sua vittoria è la dimostrazione che forse ancora un Festival senza banalità si può, “Chiamami ancora Amore“, è dedicato ai giovani, agli studenti e alle loro speranza spesso illuse: “Non possiamo essere indifferenti, si partecipa al mondo che ci circonda anche se ci delude, ma non possiamo perdere la speranza. L’amore è un antidoto, che si ama e si è amati, ci da la forza” – aveva spiegato il cantautore. E a proposito d’amore, una volta invitato sul palco per la premiazione, incredulo ed emozionato ha voluto dedicare il premio alle donne e sopratutto a Daria Colombo, con la quale divide la sua vita da 30 anni:
“La prima sera ero emozionato – ha detto sul palco, dedicando la canzone alla moglie Daria Colombo – ma in quei quattro minuti non mi sono mai sentito solo perchè amore c’era quel filo che mi lega a te da 30 anni. Dedico questa vittoria al popolo italiano che io amo da morire e alle donne, che sono importantissime, sono molto meglio degli uomini tantissime volte“.