La 61° edizione del Festival di Sanremo che aprirà i battenti fra poche ore dal Teatro Ariston, rischia di innescare una guerra tra Rai e Antitrus.
Nel corso della conferenza stampa di Lunedì 14 febbraio Mauro Mazza aveva esordito dicendo: “Venerdì e Sabato quando sarà aperto il televoto Gianni farà un appello di attenzione e alla sensibilità. Manovre illecite potrebbero portare anche alla squalifica dei cantanti in gara”, riferendosi ai meccanismi del televoto e all’acquisto dei voti tramite call center” ; da quest’annuncio scaturisce la multa di 50 mila euro dell’Authority verso l’azienda telivisiva di Stato obbligandola a chiarire ai telespettatori che al momento non esistono strumenti per controllare possibili abusi al televoto. La Rai dal suo canto risponde annunciando il ricorso al TAR.
“In occasione del Festival di Sanremo, che inizia stasera, il conduttore dovrà spiegare con chiarezza che l’azienda non è in grado di prevenire l’eventuale abuso di televoto da parte di call center e operatori specializzati. Dovrà essere fornita attraverso l’utilizzo della grafica di evidente leggibilità nel corso della trasmissione. I consumatori potranno così scegliere consapevolmente se partecipare al televoto, sapendo che sono ancora possibili manipolazioni dei risultati attraverso l’invio massivo e automatico di pacchetti di sms e di telefonate da parte di call-center e operatori appositamente organizzati“.
Viale Mazzini ribatte attraverso una nota che ne annuncia il ricorso al TAR: “Il provvedimento dell’Antitrust è infondato, illogico e contradditorio” – chiarendo inoltre che la sanzione riguarda presunte “omissioni informative” registrate nella precedente edizione del Festival di Sanremo.
Il precedente che ha fatto scattare la questione “controllo del voto” nasce da una segnalazione del Codacons in relazione alla scorsa edizione del Festival al quale ha fatto seguito una regolamentazione dell’Agcom che ha stabilito che “gli obblighi che entreranno a regime, per la parte riguardante gli strumenti tecnici di prevenzione dell’abuso di televoto, a fine 2011″