Si fanno sempre più accessi i contorni dell’inchiesta su droga e vip nelle discoteche milanesi “Hollywood” e “The Club” che avevano scatenato l’ira del sindaco di Sanremo il quale prontamente si era detto contrario alla conduzione del prossimo Festival di Sanremo di Belen Rodriguez, coinvolta nello scandalo.
Oggi arriva il dietrofront da parte del primo cittadino sanremese sul giudizio emesso ieri verso la showgirl argentina:
“Non sta al sindaco di Sanremo fare il giudice né tantomeno prendere il posto della Rai e scegliere chi condurrà il festival. La situazione di Belen Rodriguez mi sembra diversa da quella di Morgan che fece dichiazioni a favore del consumo di droga, e spero vivamente che lei non le farà. Come amministrazione di Sanremo siamo convinti che, per presentare il Festival, ci voglia un’immagine adeguata. Ma Belen rimane una persona che non è indagata è stata solo sentita come testimone. Il palco Ariston è forse il più importante a livello nazionale, chi ci sale deve essere consapevole che rappresenta non solo se stesso ma tanti italiani. Se Belen sarà la conduttrice del Festival potrà fare dichiarazioni che chiariscano la sua posizione e condannino quello che rappresenta questo problema in Italia. La sua posizione, dal punto di vista dell’opinione pubblica, è molto diversa da quella di Morgan che, nell’intervista, non condannava, anzi, il consumo di droga. Considero Belen una grande artista e spero possa chiarire, prima di tutto per sé il suo coinvolgimento. La Rai ha sempre fatto le scelte migliori e lo ha dimostrato lo scorso anno. La Rai quando sceglie, sceglie bene”
Frasi queste che però hanno fatto infuriare Morgan il quale ha replicato per voce del proprio legale Giampaolo Cicconi: “Il mio cliente, in primo luogo, ritiene lesivo dell’onore e della sua reputazione essere accostato alla vicenda occorsa alla showgirl argentina” . La frase ritenuta offensiva da Morgan è proprio quella che sottolinea la differenza tra la sua vicenda e la Rodriguez e infatti il legale continua nella nota:
“Non è assolutamente vero che Morgan, nel corso dell’intervista rilasciata al mensile Max, abbia fatto l’apologia della droga; esse, nell’occasione, vennero mal interpretate dal giornalista Panizza il quale prese “lucciole per lanterne”. Ad ogni modo, le dichiarazioni stesse – continua l’avvocato Cicconi – vennero, immediatamente, smentite da Morgan, il quale – peraltro – non avendo poi ricevuto il supporto sonoro di tale registrazione, in data 22 luglio 2010 ha fatto ricorso al Garante della Privacy. Infine, il mio assistito non accetta quanto dal signor Zoccarato riferito ieri a Radio 24 al conduttore Giuseppe Cruciani, dove ha precisato che “chi mette la faccia sul 61mo festival della musica italiana deve essere una persona perbene, e per questo mi ero opposto alla partecipazione di Morgan al Festival, dopo aver letto l’intervista rilasciata da costui. Non accetto che l’immagine della mia città sia affiancata a chi non ha moralità certa”. Ebbene, anche tali affermazioni – prosegue – risultano diffamatorie, atteso che con esse il sindaco ha bollato Morgan come “una persona non perbene”, tanto da opporsi alla sua partecipazione al 60esimo festival ritenendolo, altresì, un soggetto non di moralità certa”. “Resto, quindi, in attesa di sue pubbliche scuse e di immediata smentita, precisando che, in difetto di quanto sopra richiesto – conclude – mi vedrò costretto ad agire ai sensi di legge, con ovvio aggravio di spese a Suo esclusivo carico“.