Sanremo 2009 prima serata

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La prima serata di Sanremo si è appena conclusa, i 16 big e le 4 nuove proposte si sono esibiti. Ad aprire ufficilamente la gara è Dolcenera, che col suo look ricorda molto Irene Grandi. Ma andando oltre anche l’impostazione canora sembra quella della cantante toscana con meno grinta. Infatti mancano i passaggi a voce graffiante che finora hanno sempre contraddistinto Dolcenera. La musica è sembrata abbastanza semplice e il testo è parso abbastanza scontato. Fausto Leali ha invece presentato un brano che dolcemente introduce come argomento i figli e la loro crescita, la musica è molto orecchiabile ma sicuramente non c’è nulla di nuovo. Tricarico come al solito stupisce per le sue esibizioni non prive di stonature; lo stile è lo stesso che lo ha caratterizzato fin dalla sua prima apparizione, classica cantilena infantile utilizzata per esprimere i propri pensieri. Un cantautore che sa distinguersi per la sua originalità. Tocca poi a Marco Carta dove sicuramente l’emozione ha avuto la meglio. La canzone è sembrata subito molto ritmata e orecchiabile. Sicuramente sarà un brano che passerà molto in radio. Per vedere un po di classe bisogna aspettare l’esibizione di Patty Pravo, cantante che mette sul palco tutta la sua eleganza rischiando (e a volte purtroppo cadendo in piccole stonature) una canzone decisamente diversa dalle altre, difficile da interpretare e che ruba un sentito applauso dal pubblico. Per Marco Masini non c’è nulla di nuovo da scrivere, questa volta il tema è pseudo-politico,  solita visione  pessimista, abbastanza scontata come esibizione. Un favorito alla vittoria è Francesco Renga  che ha presentato un brano che richiama a tratti il  ” Nessun Dorma”;  anche la voce è sembrata un misto tra Bocelli e Luca Laurenti. Niente ci si aspettava nemmeno dal trio Paolo Belli, Pupo e Youssou ‘n Dour, il testo della loro canzone sicuramente è ricco di buoni propositi, ma per ora può solo essere facilmente accostato ad una prossima colonna sonora per l’Unicef. Siamo a metà gara e i prossimi ad esibirsi sul palco sono i Gemelli Diversi che ormai sembrano essere diventati i gemelli degli Eiffel 65. Sembra non vogliano allontanarsi molto dal solito motivetto  “Mary”. Anche Al Bano come ogni anno rimane fermo sui suoi soliti repertori. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di gia ascoltato. Per sentire qualcosa di nuovo bisogna aspettare gli Afterhours, gruppo rock sicuramente penalizzato dall’orchestra e da subito si ha la sensazione che questo nuovo finirà per penalizzarli. Anche Iva Zanicchi azzarda qualcosa di nuovo se non nella musica nel tema che affronta. Per il resto rimane la solita esibizione . Nicky Nicolai e Stefano Di Battista presentano un brano scritto con Jovanotti, e l’influenza di quest’ultimo si nota da subito, sembra un brano fresco, e sicuramente il contributo jazz di Di Battista riesce a dare quel qualcosa in più al brano. Arriva il momento tanto temuto dagli organizzatori del festival, l’esibizione di Povia.Nelle settimane precedenti l’avvio di Sanremo altro non si è fatto che parlare di questo brano. Tutto sommato, senza soffermarsi a commentare le polemiche che hanno fatto  da cornice alla canzone, quello visto stasera è un Povia decisamente lontano dai Bambini fanno oh e dai Piccioni cantati in passato. Per un attimo si è avuta la sensazione che a esibirsi fosse Fabrizio Moro. Non poteva certo mancare il cantante neo melodico, Sal Da Vinci, se non avessero chiarito in anticipo che a scrivere il testo fosse stato Gigi D’Alessio, credo che a non percepirlo sarebbero stati in pochi. Infine chiudono la gara dei big Alessia e Mario Lavezzi con una canzone che mette sicuramente in risalto la bella voce della cantante ligure ma che sinceramente come duetto non lascia spazio a molte emozioni. C’è anche spazio per 4 nuove proposte: Malyka Ayane che è sembrata la sosia di Giusy Ferreri mista a una versione femminile di Fabio Concato; Irene che ha dimostrato di avere una bella voce e che a vederla nei movimenti sembrava di vedere il padre (Zucchero Fornaciari n.d.r); Simona Molinari che sicuramente è emersa tra i 4 con una canzone che può candidarsi come possibile vincitrice e infine Filippo Perbellini, il quale è rimasto nella  mente di molte persone più per la somiglianza canora ma non solo con Cocciante ( suo padrino nella gara n.d.r) che per l’esibizione in se.  Mi permetto di aggiungere che delude anche l’ospite straniero, Katy Perry, per le continue stonature a cui ci ha sottoposti. C’è da dire che si è esibita con 40 di febbre, ma credo questo sarebbe stato l’unico caso in cui avremmo tutti volentieri preferito il playback. Da ammirare comunque la il coraggio.

In conclusione si è tanto parlato di novità in questo blog, che mi sento il dovere di comunicare i nomi dei 3 esclusi dalla competizione: Tricarico, Afterhours e Ivan Zanicchi, coloro i quali, ognuno a proprio modo, aveva cercato di portare qualcosa di nuovo in questo festival.

2 COMMENTS

  1. Mi è dispiasciuto decisamente molto per gli Afterhours, direi del tutto incompresi. Ma sicuramente avranno il loro tornaconto al di fuori dell’Ariston. Del resto quel teatro in passato è stato capace di bocciare anche un certo Vasco Rossi!!!

  2. Hai ragione, la puntata è andata bene ma non per la musica. Strepitoso Benigni e strepitosa l’intesa Bonolis e Laurentis… I “big” hanno rischiato pochissimo e il risultato è che passato il festival non le sentiremo piu… PER FORTUNA

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