La prima curiosità che stuzzica il pubblico è il titolo dell’album, “S.C.O.T.C.H“, con cui Daniele Silvestri fa il suo ritorno sulle scene musicali il 29 Marzo prossimo. E proprio l’acronimo del titolo è al centro di un gioco lanciato dal cantautore romano ai fan, che consisteva nel trovare l’interpretazione più originale; le più belle elaborazioni sono state incluse nel libretto del disco anche se, racconta Silvestri, le sue preferite sono due: “Settuagenario Cavaliere Offre Tenda Con Harem” e “Sembrerebbe Coincidere Oggi Tokio Con Hiroshima“. 
“S.C.O.T.C.H” è anche il titolo di uno dei brani che meglio rappresenta l’intero progetto: “E’ un po’ il baule in cui ho un po’ messo tutto quello che c’è nel disco – spiega Daniele – Anche dal punto di vista musicale, visto che ad ognuno dei musicisti ho chiesto di lasciare un segno nel disco. Nel scegliere il titolo ho pensato che poche immagini potessero rendere il senso della precarietà che si vive oggi, riparare le cose facendo in realtà solo finta che siano state riparate bene“. L’album, che nasce dopo un intenso lavoro durato circa quattro anni, continene 15 brani scritti, prodotti e arrangiati dal cantautore, ma al quale hanno partecipato anche numerosi ospiti come Gino Paoli presente in una cover di “La Gatta” che per l’occasione è diventata “La Chatta“: “Il disco era finito e avevo bisogno di contattarlo per chiedergli l’autorizzazione per la mia rivisitazione del pezzo. E invece all’ultimo lui non solo mi ha detto sì, ma mi ha anche chiesto di partecipare. Quindi ho dovuto smontare il pezzo e rifarlo, è stato fantastico“. Ma collaborazioni ce ne sono davvero tante nel disco: Niccolò Fabi ospite del brano “Sornione” in cui ha anche partecipato alla stesura del testo; Raiz invece fa un’incursione rap al termine di “Precario è il mondo“, brano presentato durante l’ultima puntata della trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano “Vieni via con me” ; e poi Peppe Servillo e Andrea Camilleri, voci recitanti nello stesso brano. La voce dello scrittore introduce il brano dedicato alla strage di via D’Amelio, “L’appello“: “Ne parlo ancora perchè è stata una cosa ingiusta e lo dico come un bambino. Ma – sottolinea – dirlo ora serve a capire meglio quale macchia ha questo Stato. Il protagonista del brano è Salvatore, fratello del giudice Borsellino (questo è un appello/ io sto cercando in giro mio fratello/ scomparso all’improvviso a fine luglio/ ‘ mezzo a un bordello/ e con addosso sembrerebbe solo un piccolo borsello). Ancora si continua con i Solis String Quartet che aggiungono i loro archi in “Ma che discorsi” e “In un’ora soltanto“, mentre Stefano Bollani accompagna al pianoforte l’ultimo brano “Questo paese“. “Ciò che è sorprendente e mi ha fatto più piacere è che abbiano accettato tutti. Nessuno mi ha detto di no e questo non era scontato” – racconta Silvestri nel corso della conferenza di presentazione del disco. La tracklist include anche il rifacimento di “Io non mi sento italiano“, uno degli ultimi brani scritto da Giorgio Gaber: “Anche la presenza di questo brano la devo a Fazio e Saviano che mi hanno chiesto di cantarla nella mia prima apparizione a Vieni via con me. E’ un piccolo testamento che Gaber ci ha lasciato e che è bello che continui a vivere. E’ un brano di straordinaria attualità e mi sembrava perfetto anche come riferimento ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Italia“. “S.C.O.T.C.H” è il decimo lavoro in studio di Daniele Silvestri, a quattro anni di distanza da “Il latitante“. Il disco è stato già anticipato dai tre brani “Precario è il mondo“, “Monito(r)” e “Ma che discorsi“. Questa l’artwork e la tracklist di “S.C.O.T.C.H”
