Rosalino Cellamare, noto al pubblico come Ron, torna al Festival di Sanremo dopo una lunga assenza durata otto anni quando, a Sanremo 2006 presentato da Giorgio Panariello, prsentò il brano “L’uomo delle stelle“. Debutta al Festival quando aveva appena 16 anni accompagnando Nada nel brano “Pa’ diglielo a ma“. Nel 1996 vince la kermesse canora con “Vorrei incontrarti fra cent’anni” che presenta in coppia con Tosca.
Dunque Ron ritorna per presentare i due brani in gara “Sing in the rain” e “Un abbraccio unico“. Menttre “Sing in the rain” viene descritta dal cantautore come una canzone folk, “un mondo un po’ alla Mumford and Sons“, il primo dei due brani è invece una ballad come quelle a cui Ron, nel corso della sua carriera, ci ha abituati. “Un abbraccio unico” dà anche il titolo al suo nuovo disco di inediti, prossimamente in uscita, che conterrà anche due cover in duetto con Dargen D’Amico e Malika Ayane.
Ron – Un abbraccio unico – Testo
So che prima o poi le cose cambiano
E troveremo il modo per uscir
Ci abitueremo presto a un’altra situazione
Si sa, è normale
Ma quello che noi non sapremo mai spiegare
E’ il nostro inarrestabile vagare
Quel cercare quel qualcuno che diventi il senso
Di questo bisogno d’amore…. amore
Di quell’abbraccio unico
Che vuol dire tutto
Quello sguardo complice
Che non trova mai le parole
Amare è poi un bisogno così naturale
Ma tante volte ci facciamo male
Noi che siamo così complicati e stupidi
davanti all’amore
Quell’abbraccio unico
Che vuol dire tutto
Quello sguardo complice
Che non trova mai le parole
Lunga notte aiutami
a capire un po’
questo inarrestabile
bisogno d’amore che ho
A capire un po’
questo inarrestabile
bisogno d’amore…
Ma quello che noi non sapremo mai spiegare
E’ il nostro inarrestabile vagare
Noi che siamo così complicati e stupidi
davanti all’amore
Fonte | Tv Sorrisi e Canzoni