Roger Waters, il colonnello Pink torna ad Anzio

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Roger Waters - "The Wall", Roma - Ph. © A. Moraca

Roger Waters, il colonnello Pink, torna ad Anzio dopo un lungo viaggio durato 70 anni alla ricerca del padre mai conosciuto. Lui, il sottotenente Eric Flechter Waters, morì il 18 Febbraio 1944 in seguito ad uno scontro con un commando tedesco ma solo di recente si è avuta conferma del luogo (più o meno) esatto dove cadde per intero la Compagnia “C” dei Royal Fusiliers grazie al supporto del veterano di guerra Harry Shindler. Commozione, commemorazione, lunghi discorsi, onorificenze le parole d’ordine di ieri 18 Febbraio 2014, giorno in cui Roger Waters ha chiuso un capitolo della sua vita ricevendo l’onorificenza di cittadino onorario della città di Anzio.

Sembra una storia surreale. Le peregrinazioni di Ulisse, con un certo margine d’azzardo, sono paragonabili a quelle di Roger Waters: se del primo conosciamo l’Odissea del secondo siamo eredi del patrimonio qual è “Another Brick in the Wall”; con i Pink Floyd, il colonnello Pink ora non combatte più, ma ha deciso nonostante tutto di continuare la sua battaglia, il suo discorso, dichiarando di essere al lavoro su un nuovo disco che parlerà dei padri e dei figli di tutto il mondo.

Roger Waters - "The Wall", Roma - Ph. © A. Moraca
Roger Waters – “The Wall”, Roma – Ph. © A. Moraca

“Sono fiero di mio Padre. Ma sono fiero anche di tutto quello che hanno fatto i cittadini di Anzio e Aprilia”. Il fosso della Moletta, luogo in cui – con un certo margine di sicurezza – perse la vita il sottotenente Waters è stato oggetto di visita nella sera di Lunedì da parte di Waters in persona accompagnato  dal sindaco di Anzio, Luciano Bruschini. Una visita privata, un’istituzione del panorama musicale mondiale come portavoce dei milioni di soldati morti in guerra, di milioni di famiglie spezzate dal dolore generato dalle guerra. Aveva 5 mesi Roger Waters. Il padre non l’ha mai conosciuto. E con lui altri milioni di bambini. Un ringraziamento speciale va al veterano di guerra Harry Shindler che ha dedicato la sua vita a raccogliere materiale di origine militare per ricostruire l’intera vicenda: dopo un pò di ricerche è entrato in possesso del rapporto stilato dal tenente colonnello J. Oliver-Bellasis, all’epoca comandante dell’Ottavo Battaglione dei Royal Fusiliers. Lì, in quel rapporto, ci sono indicazioni più o meno precise di come si svolsero i fatti e compare anche il nome del sottotenente Waters.

Il colonnello Pink sbarca ad Aprilia prima, ad attenderlo giornalisti, capi delle istituzioni locali e una lunga orda di fan che lo accoglie sulle note della celebre canzone “Another Brick in the Wall”. Qualche foto di rito, qualche autografo strappato e quel “I Love You” che sintetizza per intero il lungo viaggio che lo ha portato fin qui. Nel cortile della scuola intitolata a Carlo e Nello Rosselli inaugura il monumento commissionato da lui in persona per commemorare le vittime di quella strage, un gesto simbolico per tutte le altre vittime di guerra.

Riceve dei piccoli presents da parte degli allievi dell’istituo superiore Rosselli e ringrazia tutti in italiano “Grazie mille per mio padre e per tutti gli altri, sono molto felice di essere qui” e poi il silenzio, dinanzi al monumento che riporta un epitaffio scritto da Roger Waters:

Ceneri e Diamanti. Nemico e Amico. Eravamo tutti uguali alla fine.

Parte così alla volta di Anzio dove è stata allestita la sala, sede della conferenza stampa, occasione in cui è stato insignito della cittadinanza onoraria da parte del sindaco di Anzio. Commozione e parole.

Lascia tutti i presenti con una promessa: “Tornerò sicuramente in questi luoghi. Sono stato fortunato per aver potuto scrivere canzoni che parlano di lui. […]Ma nel mio nuovo album parlerò di altri padri e di altri figli del mondo.”

 

 

2 COMMENTS

  1. Buongiorno, due piccole note: il sindaco di Anzio si chiama Luciano Bruschini, Antonio Terra è il sindaco di Aprilia, mentre la compagnia Compagnia dei Royal Fusiliers era la “C” e non la “Z”

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