RNDM, ascolta il singolo “Modern Times”

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Gli intrecci del destino. O la magia di un caso. Comunque, che si tratti di destino o di un caso “fortuito”, tutto è filosofia. La musica soprattutto nasce proprio dalla filosofia insieme a tutte le altre scienze nel mondo: melodia ed armonia ed alchimia. Un intreccio a volte ricercato a volte improvvisato che in uno studio di registrazione tra jam session e partiture già scritte possono diventare canzoni. O singoli da ascoltare in radio. O, ancora meglio, interi album da gustare. Questo è il sunto di quanto è accaduto a Jeff Ament bassista dei Pearl Jam, Joseph Artur songwriter e musicista americano e Richard Stuverud batterista. Un bassista dall’impronta grunge (di certo non perchè il disco è stato registrato a Seattle), cantante e chitarrista la cui peculiarità consiste nel fatto di sapere campionare all’istante la propria voce con i loop tale da partorire musiche di un’originalità unica (fu scoperto e lanciato nel panorama musicale di Peter Gabriel) ed un batterista già impegnato in un vecchio gruppo di Jeff Ament i Three Fish un gruppo alternative rock attivo per un triennio dal 1996 al 1999. Le migliori formazioni di sempre sono quelle meno articolate che ricercano la semplicità.

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Ed ecco i RNDM acronimo di “Random”: come spiega lo stesso Jeff Ament il nome del gruppo è stato scelto all’unisono proprio perchè reputano il loro incontro casuale. Si conobbero con Jospeh Artur verso la fine degli anni ’90 quando questi apriva i concerti dei Three Fish; stessa sorte con il batterista Richard Stuverud anch’esso nei Three Fish. Un’amicizia telematica durata ben 10 anni, fino a quando cioè non hanno deciso di mettere su un gruppo nel 2010 a Seattle in uno studio di registrazione. Il risultato sono 20 canzoni finite di cui le prime 12 sono state inserite nel loro primo album dal titolo “Acts” che uscirà ufficialmente il 30 Ottobre 2012 in America ed il 31 Ottobre 2012 nel resto del mondo per l’etichetta Monkeywrench Records e distribuito da One Little Indian.

Al momento non è disponibile l’artwork dell’album, ma il gruppo ha ben pensato di rendere pubblica la tracklist del disco e le date di un tour che partirà da Brooklyn il prossimo 2 Novembre 2012 con una serie di date in giro per l’America con l’ultima data il 27 Novembre a Seattle. Ad aiutarli in studio di registrazione è lo storico tecnico del suono dei Pearl Jam, Brett Eliason.

Acts – tracklist:

1. Modern Times
2. Darkness
3. The Disappearing Ones
4. What You Can’t Control
5. Hollow Girl
6. Walking Through New York
7. Look Out!
8. New Tracks
9. Throw You to the Pack
10. Williamsburg
11. Letting Go of Will
12. Cherries in the Snow

Le registrazioni dell’album sono durate 4 giorni ed i tre si sono incontrati in casa di Jeff Ament a Seattle dove hanno improvvisato questa jam session da cui è nato un album intero. Mentre ognuno dei tre era impegnato nella lavorazione vuoi di un disco vuoi di una toruneé (ricordiamo che Jeff Ament è impegnato ancora nella realizzazione del nuovo cd dei Pearl Jam che uscirà il prossimo anno) hanno staccato la spina per 96 ore ed il risultato non è per niente male. Rilasciano il primo singolo dal titolo “Modern Times” in streaming che potete ascoltare sotto. La struttura richiama molto le melodie dei Pearl Jam (si apprezza in principal modo la possenza del basso di Ament abituato a suonare in modo da sparare dritto allo stomaco dell’ascoltatore le note del suo basso) così come anche il riff di chitarra suonata da Arthur presenta fraseggi molto semplici ma efficienti. La batteria affidata a Stuverud ne delinea la struttura proprio come se l’aria che si respira a Seattle non sia mai cambiata da circa vent’anni.

RNDM – Modern Times

 

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