MelodicaMente, nella giornata dell’11 Aprile 2013, ha partecipato al workshop, organizzato in occasione del Forum della Comunicazione a Milano, dedicato alla musica digitale. Un’ora fitta di considerazioni e di dibattito su “La rivoluzione musicale nell’era digitale”.
Gli interventi fissati sono stati quattro: Veronica Diquattro, che avevamo avuto modo anche noi d’intervistare in occasione del lancio di Spotify. Veronica Diquattro, infatti, è la responsabile del mercato italiano di Spotify, ormai da considerarsi fra i principali servizi di musica on demand in streaming a livello mondiale; ha guidato il lancio di Spotify in Italia e in occasione del workshop ha avuto modo di parlare proprio di Spotify, del suo lancio, della sua storia ma soprattutto ha fornito qualche dato fresco in merito alla diffusione di Spotify. Mario Limongelli è intervenuto in quanto si occupa da diverso tempo della tutela dei diritti dei Produttori Indipendenti. Nel 2005 ha inoltre contribuito alla nascita dell’Associazione P.M.I (Produttori Musicali Indipendenti), di cui oggi ne è presidente.
Mario Limongelli, inoltre, è Vice Presidente e Consigliere della SCF (Società Consortile Fonografici). Il workshop in collaborazione con Spotify e FIMI è stato moderato, introdotto e vivacizzato da Enzo Mazza, presidente della FIMI, la Federazione dell’Industria Musicale Italiana. Enzo Mazza è inoltre presidente di SCF, Società Consortile Fotografici nonché presiede il Comitato Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio Americana in Italia.
Il quarto protagonista dell’evento è stato Lino Prencipe, Director Digital e Business Development Sony Music Entertainment Italy. Da più di dieci anni, Lino Prencipe, opera nel settore dei new media. Dal 2007 è entrato a far parte della Sony Music come responsabile della distribuzione digitale e dello sviluppo di nuovi modelli di business. La sfida di Lino Prencipe e della Sony è quello di far si che un etichetta discografica passi da industria discografica a società di servizi entertainment a 360 gradi.
Dopo la parte introduttiva, si passa alla sostanza del Digital Music Report 2013. Il Digital Music Report è uno strumento fondamentale, per gli addetti ai lavori. Redatto dall’IFPI, il report include i risultati emersi da uno studio sui comportamenti di consumo realizzati da Ipos MediaCT e commissionato appunto dall’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry). Strumento imprescindibile da alcuni anni, il Digital Music Report è stato redatto anche nel 2013 e i dati sono stati presentati all’interno del workshop. Vediamo quelli più importanti:
Il fatturato mondiale nel settore della musica registrata è cresciuto dello 0.3 per cento nel corso del 2012, il miglior risultato dal 1998. La crescita accomuna i ricavi generati sia dai download a pagamento sia dai vari servizi in abbonamento, streaming, le radio digitali e i diritti di pubblica esecuzione.
Importanza orientata verso il Record Store Day che si festeggerà in tutto il mondo il 20 Aprile 2013. Sostenere dunque la musica fisica per incrementare ancor più questa crescita già evidenziata nel corso del 2012.
Lo streaming è cresciuto del 77% considerando che lo scorso anno quando si parlava di streaming come dato vi era solo ed esclusivamente YouTube mentre ora il grande co-protagonista è Spotify.
- La musica digitale si sta espandendo ad una velocità incredibile ovunque. I negozi di musica digitale, ad esempio, proseguono nella loro rapida espansione nel mondo. All’inizio del 2011 i maggiori servizi internazionali erano presenti solo in 23 nazioni mentre due anni dopo la loro presenza supera gli oltre 100 paesi. Nel mondo oggi sono in funzione ben oltre 500 servizi di musica digitale autorizzati, con un’offerta al consumatore che raggiunge i 30 milioni di brani.
- Altro dato molto interessante è l’aumento dell’acquisto dei vinili. I supporti “per nostalgici” che stanno rivivendo proprio una riscoperta molto interessante hanno registrato una crescita che non si otteneva dal 1997.
- Vendita di download ha subito un incremento del 12%; Abbonamenti a pagamento del 44% e ben il 62% degli utenti internet usa servizi legali.
- Le vendite di download musicali nel 2012 sono aumentate del 12 % (punto precedente) pari a 4.3 miliardi di unità complessive, calcolando una somma dei dati relativi ai singoli e album digitali.
- Per quanto riguarda Spotify, lanciato circa due mesi fa in Italia, i primi risultati sono sicuramente ottimisti e molto buoni. Attualmente, in Italia, Spotify è la seconda piattaforma digitale dopo iTunes. Il cavallo di battaglia di Spotify è la Svezia dove esso si posiziona di gran lunga al primo posto.
- La musica è uno dei motori dell’economia digitale. La musica è il cavallo di battaglia di tutto l’aspetto digitale legato all’intrattenimento. Se pensiamo che sui social, le personalità più amate e seguite sono artisti facenti parte dell’ambiente musicale, è subito chiaro il connubio fra musica e mondo digitale.
- Il modello di business di Spotify va inteso in una ottica di lungo periodo. Il progetto di Spotify è proprio quello di combattere la pirateria affermandosi sempre più nel mercato digitale. Attualmente è in Europa la seconda fonte di guadagno per le label.
- 55 milioni di stream su Spotify Italia nei primi due mesi dal lancio. Ottimo risultato.
- Veronica Diquattro sottolinea proprio il lancio di Spotify in Italia come prodotto in grado di rivoluzionare i costumi e possibilmente anche le abitudini. Spotify crea quel rapporto di vicinanza fan – artista. Da circa due settimane è stato introdotto anche il “follow” per migliorare proprio questo rapporto di vicinanza. Questo rapporto esclusivo fra il fan e il mondo dell’artista.
- Mario Limongelli sottolinea quanto sia importante preservare le etichette indipendenti. In un mondo dove le major la fanno da padrona è necessario che anche le label minori abbiano comunque gli stessi diritti, sia su digitale che su fisico.
- Enzo Mazza propone spunti e domande al pubblico ma soprattutto agli altri tre interlocutori, mettendo in mostra la potenza del digitale e come esso sta rivoluzionando proprio la fruizione della musica.
- Lino Prencipe ha proposto una visione futura del ruolo di major – artista. Ha evidenziato la necessità, per le etichette discografiche, di diventare delle aziende di servizi e non più solo aziende discografiche.
- Il riassunto del “Digital Musical Report 2013” proposto dallo stesso IFPI si può trovare sul sito ufficiale.