Era il lontano 1998 quando in cui Andrea Zanichelli (voce e chitarra), Luca Canei (batteria), Mauro Buratti (basso) e Marcello Presi (chitarra) decidono di mettere in piedi una nuova band e di provare a miscelare la loro attitudine rock a quella elettronica.
Quella band, nota come Il Nucleo, ha la fortuna di incontrare il produttore Luca Pernici durante un’esibizione a Rock Targato Italia e da quel giorno il gruppo inizierà un’attiva e fortunata collaborazione artistica con Luca che porterà a quattro dischi, “Il Nucleo”, “Meccanismi”, “Essere romantico” e “Io prendo casa sopra un ramo al vento”, con una manciata di singoli di successo come “Meccanismi”, “27 aprile”, “Cambiano le cose” e “Io prendo casa sopra un ramo al vento”, aprendo i concerti per Lenny Kravitz e Ligabue al campovolo di Reggio Emilia.
Nel 2009 la band annuncia il suo scioglimento prima di sulla propria pagina Facebook e poi dal vivo, in occasione del loro ultimo concerto a Reggio Emilia, loro città natale. Ma, proprio in questi giorni, il gruppo ha annunciato, sui propri canali social Facebook e Instagram, il loro graditissimo ritorno.
Ecco il messaggio: “Ciao a tutti, lo so che dopo un lungo e profondo silenzio suona un po’ strano un semplice ciao, ma è sempre così, quando rivedi qualcuno dopo un po’ non si è mai preparati.
Raccontami qualcosa.
Torniamo in sella alla fantastica bestia che abbiamo creato quando avevamo poco più di 20 anni. E vi dirò che lo facciamo con grande responsabilità … e la giusta serenità.
In questi anni, mentre creavamo la nostra comfort zone e moltiplicavamo le cellule dei nostri eredi, la musica è sempre stata lì, al nostro fianco, dentro la testa e spesso fuori dall’amplificatore … su palchi stretti, suonando classici, con una birra in mano e tanti amici intorno.
A chi sto parlando poi quando dico “tutti” o “tutti voi”? Non avete idea del rispetto che nutriamo per chi ci ha seguito con tanto amore nel nostro percorso di band. Sapere di trovare delle facce conosciute (e amiche) sotto al palco, quando sei dall’altra parte dello stivale, è una grande motivazione.
Non nascondo che la decisione di riunirci sia dipesa anche da questo … oltre ovviamente da quella necessità che si chiama musica. Alla fine suoni perchè te lo chiede lo stomaco, ma se qualcuno non è lì per sentire quello che hai da dire, è un po’ come blaterare al vento.
E quindi cosa ci racconti?
Siamo tornati e abbiamo un disco.
Questo weekend abbiamo iniziato le sessioni di registrazione delle batterie. Poi arriverà il resto (con un po’ di calma e i nostri soliti tempi rilassati). I pezzi del disco ci sono tutti … e sono i più belli di sempre (si dice sempre così per ogni nuovo lavoro). E quelli della band sono sempre gli stessi. Noi 4. Più vecchi ma sempre gli stessi. A presto per gli aggiornamenti. Andrea”.
A questo punto non vediamo l’ora che esca il disco per poter valutare questo nuovo capitolo della storia del Nucleo. Nel frattempo, bentornati.