Due milioni di euro sarebbe l’ammontare della somma che la Procura di Napoli contesta a Renato Zero come evasione fiscale.
A riverlo oggi è il quotidiano Repubblica secondo cui il magistrato Vincenzo Piscitelli ipotizza i reati di utilizzo di fatture per prestazioni “inesistenti” e trasferimento fraudolento di valori all’estero su un conto corrente presso una banca di Montecarlo.
L’inchiesta della Procura di Napoli è stata aperta sulle attività e sui clienti della commercialista napoletana Stefania Tucci, moglie di Gianni De Michelis che già era stata condannata in primo grado a tre anni per truffa per una situazione analoga.
Oltre a Renato Zero, l’avviso è stato recapitato ad altri quattro indagati fra i quali la dottoressa Tucci e il fratello dell’artista, Gianpiero Fiacchini, amministratore di una delle società al centro delle verifiche e ritenuto “gestore di fatto delle attività economiche e artistiche del fratello“.
Il Pm ha fissato l’interrogatorio degli indagati per il 9 Dicembre prossimo, ma già il legale di Renato Zero, ha precisato che il suo assistito è “assolutamente estraneo” all’evasione fiscale:
“Le operazioni oggetto di contestazione sono avvenute su iniziativa di un consulente di Renato dell’epoca, che ha operato in via autonoma tramite la dottoressa Stefania Tucci che la procura della Repubblica di Napoli considera l’artefice di queste operazioni. Renato non ha mai conosciuto tale dottoressa e quindi non ha mai concordato nulla con lei“.