Uno dei più bei posti di Londra è sicuramente la Ruota di Londra chiamata anche London Eye; essa, infatti, si trova vicinissima al Big Ben ed offre un panorama davvero mozzafiato. Il “Red Bull Music Academy World Tour” conclude il tour proprio nella capitale londinese in quella che è denominata “EDF Energy London Eye”.
I biglietti si possono ottenere cliccando sul sito www.redbull.co.uk/revolutionsinsound e oltre ad un panorama mozzafiato si avrà anche il meglio della musica dei DJ di tutto il mondo. Saranno infatti allestite trenta cabine con produttori discografici, gruppi, artisti e soprattutto DJ che proporranno il meglio delle “ultime sonorità londinesi”.
In occasione della speciale serata anche il giro panoramico durerà di più infatti, al posto di mezz’ora circa un giro completo diventerà il doppio: sessanta minuti per potersi godere al meglio lo spettacolo musicale. Il London Eye, ricordiamo, è da molti cittadini londinesi poco apprezzato in quanto deturpa il paesaggio circostante. Inaugurato nel 1999 da Tony Blair venne aperto al pubblico esattamente un anno dopo. Ritorniamo però, a parlare della Red Bull Music Academy nel suo tour mondiale che la sta portando in luoghi più o meno conosciuti del pianeta: alcuni giorni fa, infatti, la kermesse si è fermata a Berlino, il paese d’origine di questo incontro multietnico che ogni anno attira sempre più un numero cospicuo di curiosi ed interessati.
La Red Bull Music Academy non va vissuta né come un concerto né tanto meno come una semplice esibizione ma è più che altro un evento culturale a 360°. La musica ha il ruolo centrale ma, molto spesso i numerosi fan sono anche coccolati da workshop, location particolari e soprattutto una cura alla persona molto importante. Il particolare tour è considerato il punto di ritrovo e di lancio per molti nuovi talenti o giovani emergenti che vogliono far conoscere la propria musica ad un numero sempre più vasto di persone. L’opportunità di condivisione della stessa passione trova proprio il culmine grazie alla Red Bull Music Academy che vede fra le sue fila grandi nomi come Aloe Blacc, Katy B, Flying Lotus.
Tredici anni di successi culminati in tredici edizioni dove ora il tour riesce davvero a circumnavigare il pianeta: da Berlino a Città del Capo fino a Parigi, Detroit, Toronto, Melbourne, New York, Roma (il quattro Ottobre), San Paolo ed infine Londra con la tappa conclusiva il 13 Ottobre.
Concludiamo segnalando che la data di Roma, il 4 Ottobre, intitolata “C’era una volta a Roma” è disponibile per l’acquisto sul circuito Ticketone e consisterà in un evento tutto italiano che si terrà all’Auditorium Parco della Musica. Lo spettacolo celebrerà i grandi compositori del passato in particolar modo delle soundtrack targate anni ’60 e ’70. Una generazione di musicisti che prenderà il via sotto lo sguardo attento di Massimo Nunzi, che dirigerà, per l’appunto un’orchestra di cinquantadue elementi. Ci saranno ospiti speciali del mondo del rock, jazz, hip hop che si contenderanno il palco per sfornare uno show davvero imbattibile.
Per quanto riguarda l’arte e la coreografia della giornata, essa sarà curata da Luca Barcellona, un geniale artista che ha ripreso la calligrafia e la creazione a mano trasformandola in qualcosa di moderno. A parlarne è stato proprio Massimo Nunzi con le seguenti parole: “Un evento eccezionale. Soprattutto, una grande opportunità per tutti noi: la possibilità di celebrare e addirittura scoprire materiali musicali di una potenza e di una ricchezza inaudita. Un esperimento di questo tipo, che io sappia, non è mai stato tentato da nessun’altra parte del mondo. Nessuno si è mai preso l’impegno di trascrivere una mole tanto grande di materiale con l’obiettivo di riproporre tutto in un evento unico e speciale. Un evento che rappresenta una musica, quella delle colonne sonore composte ed eseguite in Italia tra gli anni ’60 e ’70, che ha avuto una diffusione capillare ben al di fuori dei nostri confini. Approcciare il materiale di C’ERA UNA VOLTA A ROMA fa comprendere con incredibile nitidezza ed efficacia quanto quelle colonne sonore abbiano successivamente influenzato, per la loro qualità ma anche per la rivoluzionaria metodologia d’approccio, musiche come il rock, il jazz, il progressive”.