Il cantante 61enne Pupo (al secolo Enzo Ghinazzi) ha accusato un malore la notte dopo il concerto del 5 agosto alla discoteca La Capannina di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto ed è stato ricoverato all’ospedale della Misericordia di Grosseto per alcuni calcoli renali.
L’artista italiano era reduce da un fitto calendario di concerti che solo nell’ultima settimana lo avevano visto esibirsi dalla Russia con un concerto con gli Skorpions a Ekaterinburg alla Costa Smeralda fino alla Capannina di Castiglione della Pescaia. Proprio dopo il concerto di ieri sera in Toscana, l’autore di “Su di Noi” e “Gelato al cioccolato” si era sentito male e nel corso della notte era stato ricoverato all’ospedale per alcuni accertamenti. Ora Pupo nei prossimi giorni dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico. Per questo motivo è stata annullata la data di mercoledì prossimo a Merano mentre i successivi spettacoli sono al momento in dubbio.
Lo stesso cantante ha risposto alla Nazione sulle sue condizioni di salute: “Vi scrivo dall’ospedale in cui da sabato notte sono ricoverato. Dopo vari accertamenti e dolori dovrò operarmi a causa di un calcolo che mi ha fatto sentire dolori fortissimi negli ultimi giorni e mi ha fatto portare a termine con molta fatica i due ultimi concerti che ho tenuto prima in Costa Smeralda e poi sabato alla Capannina di Castiglion della Pescaia. È proprio su questa espressione, “portare a termine”, che vorrei soffermarmi brevemente. Quel momento in cui ti senti dannatamente male, intorno a te i tuoi collaboratori ti dicono “lascia perdere” e “rinviamo il concerto” ma tu hai solo in mente quel concetto: portiamolo a termine. Non ha a che fare con l’aspetto economico, credetemi, perché basta un certificato medico per giustificare l’annullamento di un impegno. E non ha niente a che fare con l’eroismo. Quello di cui sto parlando è il rispetto: per il pubblico che è uscito di casa, ha comprato un biglietto e aspetta solo di sentirti cantare e di passare una serata divertente senza pensare ai tuoi problemi di salute. Rispetto per i tuoi musicisti che sono pronti sul palco. Rispetto per te stesso, per il tuo lavoro e per la tua professione. Per tutti questi motivi ti viene da dire “portiamolo a termine”. Poi certo ora dovrò per forza fermarmi qualche giorno per l’intervento, il concerto previsto mercoledì a Merano è stato spostato a data da destinarsi per evitare che una cosa semplice diventi complicata e io devo portare a termine ancora molte ma molte altre cose e non ho proprio alcuna intenzione di chiudere il sipario”.