Processo per la morte di Michael Jackson: forse domani la sentenza

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Michael Jackson | © Koichi Kamoshida/Getty Images

Si è aperto tra le polemiche quasi due mesi esatti fa, sembra finalmente giunta la fine del processo al Dottor Conrad Murray per la morte di Michael Jackson. In questi giorni la giuria sta deliberando, presto si potrà avere il verdetto, probabilmente sarà comunicato già domani 6 Novembre. In attesa di avere la sentenza definitiva, è d’uopo fare un piccolo riassunto di quanto è accaduto fino ad ora. Al centro della vicenda il medico personale di Michael Jackson, il Dottor Murray, che è indicato dagli avvocati dell’accusa come responsabile della morte del cantante. Il decesso è stato, infatti, provocato da un sovradosaggio del farmaco Propofol, che veniva regolarmente somministrato dal medico al suo paziente, ma in dosi molto più basse rispetto alla quantità riscontrata nel corpo di Jackson al momento dell’autopsia.

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Michael Jackson | © Koichi Kamoshida/Getty Images
Il Dottor Murray non poteva non essere a conoscenza della corretta posologia, il suo corrisponderebbe ad un atto di negligenza, che ha provocato la morte del paziente. Omicidio, di fatto. Il medico si è sempre professato innocente, dichiarando di aver somministrato come al solito la corretta dose di Propofol a Jackson e che, dopo essersene andato, lo stesso Jackson se ne sia iniettato una seconda, quella fatale. Pochi giorni fa un consulente dell’accusa, il medico anestesista Dott. Shaffer, ha dimostrato in aula davanti alla giuria come fosse impossibile per il cantante riuscire a fare ciò che la difesa sostiene e ciò inchioda il Dott. Murray all’accusa di omicidio. Oltre all’atto della somministrazione del Propofol, altro elemento di accusa che pende sulla testa del medico è un’ulteriore atto di negligenza, che risulta anche molto sospetto: il dottore ha infatti tardato a chiamare il 911, ha atteso troppo tempo prima di avvertire i soccorsi da quando si è accorto della crisi che aveva colpito Michael Jackson e che ne ha causato al morte. I motivi di tale ritardo non sono stati ancora chiariti, come del resto tutta la vicenda, dal momento che il Dott. Murray fino ad ora si è rifiutato di testimoniare direttamente in tribunale. Il dibattimento in aula è stato ufficialmente concluso, ora la parola passa ai membri della giuria, che devono decidere assieme se condannarlo o assolverlo per omicidio. I componenti del grand jury non sono stati tenuti in isolamento, come spesso accade in processi di rilievo negli Stati Uniti, ma hanno avuto modo di tornare alle loro case in questi giorni. Se decidessero di giudicare l’imputato colpevole, il Dott. Murray dovrebbe scontare appena 4 anni di carcere, una pena obiettivamente molto leggera per un omicidio, seppur involontario. Domani, forse, sapremo qual è il verdetto e domani, forse, tutta questa vicenda vedrà la fine.

2 COMMENTS

  1. Che dire?
    Spero venga dichiarato colpevole perché cambi mestiere…
    Non si può lasciare professare nella medicina una persona disposta a darti qualsiasi schifezza per soldi.
    Non è purtroppo l’unico colpevole, sono troppe le vicende concatenate che hanno, nel tempo, portato Michael a soffrire d’insonnia e a sviluppare dipendenza da farmaci… tutti gli altri attori la passeranno liscia…
    Che tristezza, Mic non c’è più… e in TV ancora il suo nome viene usato per costruire gag, per plagiarlo in continuazione…per guadagnarci sopra!
    Come al solito.

  2. secondo me nn lo condannano perche’ altrimenti anche il resto della compagnia verrebbe compromessso i sui legali sicuramente gli hanno consigliato di nn testimoniare. sicuro chhe andra’ a finire cosi’

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