Premio Tenco 2011, di Capossela il miglior album

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Vinicio Capossela

Proprio poche ore fa sono stati annunciati i vincitori delle Targhe Tenco 2011 che verranno consegnate al Teatro Ariston di Sanremo dal 10 al 12 novembre. Come ormai si sa, le targhe consistono in un poker di vincitori che rispettano dei criteri ben precisi: miglior album, miglior album in dialetto, opera prima ed interprete di canzoni non proprie. Procedendo con ordine, la targa più importante in assoluto, ossia quella del miglior album è stata vinta da Vinicio Caposella grazie al suo disco Marinai profeti e balene“. Gli altri nominati al premio, classificatosi in ordine decrescente sono stati Paolo Benvegnù con “Hermann”, Marco Ongaro con “Canzoni per adulti”, Mauro Ermanno Giovanardi con “Ho sognato troppo l’altra notte?”, Le Luci della Centrale Elettrica con “Per ora noi la chiameremo felicità” e Daniele Silvestri con “S.C.O.T.C.H.”. Tutti nomi interessanti e di assoluto primo piano per la musica cantautorale italiana. Il premio per miglior album in dialetto è stato vinto da Patrizia Laquidara con “Il canto dell’anguana“. Seconda posizione per Yo Yo Mundi “Munfrà”, seguiti da Alfio Antico con “Guten Morge” e Davide Van De Sfroos con “Yanez”, 24 Grana con “La stessa barca” e Mario Brai con “Cuntinuité”. La targa opera prima va a Cristiano Angelini con L’ombra della mosca” seguito da Carlotta con “Make me a picture of the sun”, I Cani con “Il sorprendente album d’esordio dei Cani”, Rossoantico con “Rossoantico”, ex aequo per Iosonouncane con “La macarena su Roma” e Jang Senato con “Lui ama me, lei ama te”. Infine la targa interprete di canzoni non proprie va a Roberta Alloisio per Janua“, seguita da Filippo Graziani con “Filippo canta Ivan Graziani”, Gang con “La rossa primavera”, Cristiano De André con “De André canta De André” e Musicanuda con “Complici”.

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Vinicio Capossela | © Elisabetta Villa/Getty Images
Riassumendo quindi il poker di vincitori per le Targhe Tenco 2011 è composto da Vinicio Capossela, Patrizia Laquidara, Cristiano Angelini e Roberta Alloisio. Soffermandoci meglio sui quattro protagonisti il più famoso è sicuramente il cantautore Vinicio Caposselache durante la sua vita ha sperimentato davvero molte vie musicali ma non solo; infatti, Vinicio è un ottimo polistrumentista e ha scritto anche un libro pubblicato nel 2004 dal titolo “Non si muore tutte le mattine”. Da sempre affezionato all’ironia verso la società italiana e la politica ha collaborato a numerosi progetti musicali e culturali, mostrando sempre una capacità di relazionarsi con il pubblico davvero unica. La Targa Tenco è un premio da sempre “proprio” di Vinicio che in passato l’ha già vinto alcune volte: nel lontano 1991 l’album “All’una e trentacinque circa” vinse il Premio Tenco come migliore opera prima; esattamente dieci anni dopo, nel 2001 con il disco “Canzoni a manovella”, Vinicio si aggiudica il Premio Tenco come miglior album, premio conferitogli anche nel 2006 per l’album “Ovunque proteggi”. Compositrice catanese, nata nel 1972, Patrizia Laquidara ha iniziato a fare i primi passi nella musica a fine anni Novanta, grazie ad una borsa di studio presso il CET di Mogol. Da sempre affezionata alla musica popolare ha nel corso degli anni pubblicato ben sei album anche se è rimasta sempre una cantante di nicchia, sconosciuta al grande pubblico. La musica popolare non è però l’unico interesse di Patrizia Laquidara che s’è interessata anche alla musica brasiliana partecipando anche a Sanremo nel 2003, nella sezione giovani, dove si aggiudicò il Premio Mia Martini. Conosciuta per lo più nei paesi sudamericani, Laquidara ha recentemente portato avanti una lunga tournée in Brasile e, questo premio è sicuramente un occhiello su una protagonista davvero particolare della cosiddetta musica popolare. “L’ombra della mosca” è invece il cd d’esordio di Cristiano Angelini, cantautore spezzino che ha però compiuto una lunga gavetta nel corso degli anni, sperimentando molti generi e soprattutto inserendosi alla perfezione nelle dinamiche più o meno commerciali della discografia italiana. Un album dove gli strumenti hanno un ruolo preponderante: il violoncello, la fisarmonica, il flauto, il pianoforte e la cornamusa si accordano alla voce di Angelini che è sicuramente un nome da tenere in considerazione. Concludiamo con la genovese Roberta Alloisio, anch’ella un volto non di certo completamente sconosciuto alle dinamiche discografiche. Premio assegnatogli per “Janua”, album che esplora Genova in tutte le sue sfaccettature.

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