Povia contro i gay su Facebook, scoppia la polemica

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Povia | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Qualche ora fa sono comparse su Facebook a nome del cantante Giuseppe Povia, celebre interprete che aveva fatto molto parlare di sè, quando nel 2008 aveva portato sul palco del Teatro Ariston il brano “Luca era Gay” scatenando le polemiche per per il modo in cui il tema dell’omosessualità era stato affrontato nella canzone, una serie di commenti chiaramente offensivi nei confronti degli omessuali.

Si trattava di messaggi omofobi, ora cancellati ma ampiamente rintracciabili in rete,  che hanno scatenato le reazioni del web e della comunità gay che le ha fortemente condannate: a distanza di qualche ora da quei commenti lo stesso Povia è intervenuto, sempre usando il popolare social network per chiarire la questione  sostenendo che quelle frasi non gli appartenevano. “I commenti cosiddetti “OMOFOBI” che avete letto con la mia foto, provengono da un profilo falso nato in coincidenza con il post che ho messo in cui dico che farò una canzone RAP che parla del RAP. Il post è qui sotto ed è pieno di insulti ma lo lascio come prova. Non sono così scemo da postare delle frasi così stupide sui gay, non ho mai avuto niente contro i gay, ho solo cantato una canzone che raccontava una storia. Lo sanno tutti. E’ mia abitudine cancellare i post, lo faccio sempre ma soprattutto quando ci sono troppi insulti alla mia persona” – ha detto il cantante.

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Povia | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Povia non è riuscito però a placare le polemiche, anzi se possibile, le ha infuocate ancora di più con l’attacco a La Repubblica di cui viene condiviso un articolo sulle frasi in questione.  Frasi del tipo: “ah adesso ho capito… che per caso fate tutti parte dell’arcigay? Ma se siete nati “così” non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate” e poi ancora “però se vi serve una mano ditelo eh, posso darvi qualche supposta di Eterox”, sono quelle oggetto dell’aspra polemica che sta tenendo banco e che Povia ha tentato inutilmente di sedare.

La considerazione che accompagna il link all’articolo di Repubblica certo non brilla per civiltà di linguaggio e non fa altro che aggravare la condanna di un atteggiamento che infastidisce e non poco: “Ah ah ah ah Giornalisti=pennivendoli di regime… Leggete leggete ah ah ah ah ah. Comunisti con il cuore a sinistra e il portafogli a destra. Ma andate a cagare va!” – scrive Povia, quello vero pare. Eh sì perchè tra le varie giustificazioni tirate in ballo dal cantante c’è anche quella di profili falsi a suo nome: e in molti si chiedono per quale ragione, vista la gravità di una simile cosa, il cantante non corra a denunciare l’accaduto.

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  1. “Comunisti con il cuore a sinistra e il portafogli a destra. Ma andate a cagare va!” ma povia è proprio l’uomo delle frasi fatte e dei luoghi comuni!

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