Gente che va, gente che viene, gruppi storici che si dividono e leggende che tornano a nuova vita: la musica è un porto di mare ed ogni giorno ne esce una nuova. Stavolta è il turno di Peter Gabriel, il da tempo ex cantante dei Genesis, che l’11 Ottobre pubblicherà il nuovo album “New Blood”. Lo avevamo già visto ed ascoltato lo scorso anno con il suo lavoro “Scratch my back”, in cui si era dedicato alle cover di brani storici di suoi colleghi, ma mentre era in giro proprio con il tour di questo album gli è venuto in mente che avrebbe potuto fare lo stesso con le sue proprie canzoni. Nasce così il progetto di “New Blood“, che non è una semplice riedizione di vecchi successi, ma un atto creativo con cui dare nuova linfa, come dice il titolo, a quelle canzoni. Gabriel ha quindi lavorato a lungo sugli arrangiamenti dei 14brani scelti, ha chiamato a raccolta John Metcalfe, compositore neozelandese che ha scritto anche per Blur, Cranberries, i Pretenders, ed ha convocato il Maestro Ben Foster. 12 dei 14 brani di “New Blood”, infatti, sono accompagnati da una orchestra di ben 46 elementi che Foster ha appunto diretto. La track list dell’album si compone anche di brani che non sono tra i più famosi di Peter Gabriel, il concept alla base è quello di creare un continuum tra le canzoni che guidi l’ascoltatore in una storia ben precisa. Lo stesso Gabriel ha paragonato questa idea al cinema: “Io personalmente preferisco vedere un intero film piuttosto che tanti corti anche se piacevoli”- ha detto. Al termine dell’articolo trovate l’elenco integrale dei brani: già dai titoli e da ciò che abbiamo conosciuto fino ad ora di questi brani possiamo intuire che aveva ragione. Sembra proprio un album da ascoltare senza interruzioni, una canzone dopo l’altra. “New Blood” esce a distanza di un anno da “Scratch my back” e a 9 anni dall’ultimo cd di inediti di Gabriel. Circola però la voce che a Gennaio 2012 uscirà un altro album e stavolta del tutto nuovo, di canzoni mai pubblicate prima. Ci ha messo quasi un decennio, ma alla fine è pronto per incidere ancora ed è lui stesso a commentare in maniera scherzosa questo lungo attendere: “Ma sono molto slow e così mi piace essere. Come il movimento slow food che è nato proprio qui da voi (in Italia, ndr)”. Ed aggiunge: “Vuoi castrare un artista? Rendilo libero e dagli carta bianca. Se, invece, gli dai dei paletti sarà molto più produttivo”. Nel frattempo Peter Gabriel non si è certo adagiato sugli allori, si è dato da fare non solo nella musica: ha fondato il WOMAD (World of Music, Arts and Dance) ed una etichetta discografica tutt’ora in attività (la Real World Records) e il Mudda assieme al collega Brian Eno, un sindacato per musicisti. Ma si è dedicato anche al sociale con la fonzazione Witness, con cui aiuta attivisti umanitari a denunciare gli orrori della società. A 61 anni suonati, in tutti i sensi, Peter Gabriel non sente la vecchiaia, anzi è pieno di idee sempre nuove e non ha intenzione di ritirarsi. Merito dei figli piccoli, dice lui, e di amici più giovani che lo spronano a stare al passo con i tempi nella vita e nella musica. Aspettando quindi il prossimo album di inediti, inganniamo il tempo con “New Blood”. Perchè come disse una volta, Peter Gabriel è ancora nella fase “Still growing up”, chissà cosa ci aspetta. Track list “New Blood”:
- Rhythm Of The Heat
- Downside Up (featuring Melanie Gabriel)
- San Jacinto
- Intruder
- Wallflower
- In Your Eyes
- Mercy Street
- Red Rain
- Darkness
- Don’t Give Up (featuring Ane Brun)
- Digging In The Dirt
- The Nest That Sailed the Sky
- A Quiet Moment
- Solsbury Hill