Paul McCartney apre il tour a Bologna. Il reportage

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Paul McCartney
Paul McCartney | © Roberto/Getty Images
Sir Paul McCartney ha incantato i 12.000 presenti all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna),dove  si è esibito per la prima data del tour, l’On The Run Tour 2011 che sbarcherà anche a Milano proprio questa sera, il 27 novembre. Il tour si concluderà a Liverpool, il 20 dicembre 2011. Paul McCartney si è presentato in un completo lucido scuro, stile coreano, con tanto di camicia bianca e ha sfoggiato una voce davvero perfetta, considerando che ormai, Sir Paul varca i palchi di tutto il mondo da decenni.
Paul McCartney
Paul McCartney | © Roberto/Getty Images

Paul McCartney: lo spettacolo

Accompagnato da due altre chitarre, un tastierista e un batterista, ha messo in atto uno spettacolo che definire unico è il solo modo per descriverlo. La scaletta si è composta di ben 39 pezzi e si è conclusa con i brani:  “Golden Slumbers”, “Carry That Weight” e “The End”. Appena è salito sul palco l’ex beatle ha immediatamente interagito con il pubblico con la seguente frase “E’ bello essere qua per la prima volta. Ciao Bologna, come va?“, proseguendo immediatamente con “Magical Mystery Tour”. Mentre si concludeva l’ultimo brano della serata, invece, ha ringraziato nuovamente il pubblico concludendo proprio con “The night before“, ed è la prima volta che la canzone viene suonata in Italia, a Bologna.

Sir McCartney ritorna in Italia dopo otto anni e questa mancanza si è sentita molto: ci si accorge guardando i presenti, ci si accorge guardando Paul McCartney che sembra divertirsi su quel palco come se fosse ad uno dei suoi primi concerti.

Altri pezzi da citare assolutamente sono “All my loving”, “Got to get you into my life”, “Paperback writer”, “Long and winding road”, “I’m looking through you”, “Maybe I’m amazed”, “And I love her”, “Eleanor Rigby”, “Band on the run”, “Obla Di Obla Da”, “Back in the Ussr”, “I gotta feeling”, “Let it be”, “Live and let die”, “Here Today”, “Blackbird”, “Obla Di Obla Da”, “Get Backy”, “Yesterday”, “Jet”, e l’indimenticabile “Hey Jude”.

Paul McCartney non ha dimenticato due personaggi che nel corso della sua carriera l’hanno accompagnato come George Harrison, a cui ha dedicato “Something”, suonata con l’ukelele e John Lennon a cui ha dedicato “A day in the live/Give Peace a chance” e “The word/All you need is love”. Non è mancata neanche la splendida versione di “Foxy Lady”, ovviamente dedicata a Jimi Hendrix.

Ricordiamo anche che proprio nella giornata di ieri, al Lumiere è andato in scena la prima di “Living in a material world”, film sulla vita di Harrison che ha ricevuto un grande applauso dalla folla e di Walter Veltroni che ha semplicemente detto “McCartney è come Steve Jobs, ha cambiato le nostre vite”.

Sir McCartney ha anche intonato le parole di “O sole mio” poi sfociato nel brano “Dance Tonight”; la voglia di esibirsi e di infuocare il pubblico non è di certo quella di un quasi settantenne; l’ex Beatles, proprio in relazione ad una domanda sulla sua età versus lo stare sul palco per ore ha spiegato che la semplicità si ritrova in una vita controllata, con un’ora di palestra al giorno, qualche giro in bicicletta, esercizio durante le prove e soprattutto una cucina moderata; detta così, potrebbe sembrare tutt’altro che facile ma McCartney mentre lo racconta, poco prima del concerto, mostra di avere ormai un equilibrio di vita che, sicuramente, fa parte proprio della sua forza.

Il cantante mostra una maestria sul palco e nella relazione con il pubblico che andrebbe davvero studiata ed imparata anche se, non basta di certo l’imitazione per diventare qualcosa di grande e Paul McCartney è una stella che brilla sul palco, completamente a sua disposizione. Uno spettacolo di più di due ore che Paul McCartney gestisce, rinvigorisce, incendia, ad ogni canzone; ci si aspetta un’esibizione suprema, proprio così, anche nella data milanese questa sera. Manterrà le attese Sir Paul? Non ci resta che aspettare qualche ora per scoprirlo.

Ospiti illustri presenti al concerto di Paul McCartney

Chicca finale con due grandi ospiti presenti proprio ad ascoltare Paul McCartney: Ivano Fossati, evidentemente emozionato, commenta dicendo che quello che si sta vivendo proprio in quei momenti sarà da inserire nella parte dei ricordi indimenticabili; di parare diverso Lucio Dalla che commenta dicendo di trovare il concerto freddo e rituale, dove manca il volume e dove lo spettacolo sembra essere unidimensionale. Menzione positiva per la voce di Paul che rimane intatta ma lo spettacolo viene definito da Lucio Dalla come “non è un granché, del resto John non c’è”.

A parte il parere di Lucio Dalla che in questo caso esce completamente dal coro, lo spettacolo messo in atto ieri da Sir McCartney ha avuto qualcosa di davvero incredibile e, il pubblico entusiasta sia prima sia dopo il concerto, lo dimostra ampiamente.

3 COMMENTS

  1. Lucio!?!? Ma dai….. Ho avuto la fortuna di assistere alle due date italiane di McCartney .. Ce ne fossero di concerti così ricchi! Ho visto anche quello di Dalla qualche anno fa …. La dove il mare luccica!, li deve restare!

  2. Caro Lucio, Paul nella sua infinita grandezza ha capito una cosa che nè tu nè molti tuoi colleghi hanno capito: la musica che un artista scrive, quando dienta un patrimonio del pubblico, non è più sua e la sua rappresentazione deve essere eseguita come il pubblico l’ ha incisa nel cuore, non biascicata con presunzione e supponenza.
    Vedere un concerto di Paul, ma anche di altri ( Joe Cocker, Paul Simon, Liza Minnelli, Mark Knopfler, Ringo Starr, per citare gli ultimi in Italia) dovrebbe insegnarvi ad essere un poco più modesti, e misurati nei giudizi.

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