Paul Banks: in streaming “Banks” il secondo album solista

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Banks Artwork| ©Sito Ufficiale Paul Banks

A 3 anni dal suo primo progetto solista, Paul Banks ci propone le sue fatiche musicali in una salsa diversa.
Il primo album dal nome “Julian Plenti is…Skyscraper” ha mostrato un lato oscuro, un alterego spettrale del frontman degli Interpol, che per marcare ulteriormente la condizione da prodotto musicale in terza persona ha adottato lo pseudonimo di Julian Plenti.
Il cantante e chitarrista inglese di adozione newyorkese, ha deciso di proporci un’altra immagine dalla sua musica perché come si suol dire: “Quella di prima non era buona”.

A noi la sua prima versione “solo” era piaciuta parecchio, anche se le melodie erano tutte appartenenti ai toni caldi e scuri, melodie misteriose ed inquietanti, che nel secondo disco solista trovano uno spiraglio d’ossigeno rilassando i toni.
Nel suo secondo lavoro abbandona lo pseudonimo di Skyscraper per dare all’album l’omonimia da nome di battesimo lasciando libera la reale identità anagrafica e musicale di uno degli artisti più complessi del panorama indie.

Julian Plenti Paul Banks
Banks Artwork| ©Sito Ufficiale Paul Banks

L’artista ha dato luce ai pezzi realizzati tra un tour e l’altro con gli Interpol, e ha messo a nudo i suoi sentimenti, lasciando libero un genere musicale che nel 2009 rimaneva cupo, chiuso e inquietato.

Il cambio di rotta non è certo ricollegabile ad un’esigenza di popolarità, il frontman degli Interpol non ha certo bisogno di farsi conoscere, più che altro può essere interpretato come un farsi prendere di più sul serio da un pubblico che lo segue fedele dai primi passi da solista.
Il taglio al caschetto biondo gli avrà fatto bene e avrà dato forza a quella wave che si era tenuta umile e distaccata dai suoni pieni caratteristici degli Interpol ma anche del vecchio Paul.
Dunque “Banks” può essere la continuazione di un progetto di vita e di musica, un capitolo separato e un nuovo inizio per un musicista così irrequieto.
Le ballate diventano più decise e le chitarre si fanno meno corpose rispetto a quelle degli Interpol.

“The Base”, primo pezzo dell’album,  rappresenta un nuovo inizio e un bel biglietto da visita per quello che risulta essere una finestra personale sui progetti di una delle band più consolidate del panorama indie degli ultimi dieci anni. “Banks” è stato preceduto dalla pubblicazione sul sito ufficiale del cantante dal singolo “The base” ed è disponibile  in streaming  con una playlist suYoutube.
Ora che si è finalmente liberato dal peso della pubblicazione il nostro caro Paul (o Julian per i non amici) può ricominciare il lavoro con i suoi compagni di musica e magari lavorare ad un nuovo album come Interpol.
Paul Banks sarà in Italia ai Magazzini Generali di Milano l’1 Febbraio 2013.

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