Orange. Rock Your Mocassins. La recensione.

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Preparatevi alla recensione di un disco che vi farà muovere dal momento in cui schiaccerete il tasto PLAY fino alla fine. Stiamo parlando di Rock Your Mocassins, ultima fatica del duo garage milanese Orange. Disco che mette insieme i pezzi che Francesco Mandelli e Chicco Buttafuoco hanno prima dato in pasto al pubblico nel tour di ben sessanta date in giro per tutta Italia. Questo perchè peculiarità degli Orange è proprio quella di “vivere in tour”, il primo motivo che li spinge a continuare a far musica con passione. Le registrazioni vengono da sé, quasi spontanee. Quando arriva un pezzo che risuona bene, allora ecco che si può pensare a metterlo insieme in studio; non prima però di averlo sperimentato live.

Orange Cover low
Orange - Rock You Moccasins - Artwork
Così è stato per i dieci brani che vanno a comporre Rock Your Mocassins:

  1. These Boys
  2. Valagussa
  3. Brenda
  4. Donatella
  5. Hollywood
  6. I Don’t Like you Anymore
  7. La Due
  8. America
  9. Big Shoes
  10. L’India è una Potenza Atomica

Il disco è prodotto dall’etichetta indipendente londinese Gpees, e sarà distribuito nei negozi da Audioglobe a partire dal 25 Marzo 2011. E’ invece già partito il tour che per il momento prevede 13 date, ma che probabilmente verrà allungato sempre di più non appena il disco inizierà a girare:

  • 11/3/2011 Torino @ Spazio 211
  • 12/3/2011 Roma @ Blackout
  • 18/3/2011  Alessandria @ Il Ribaldo
  • 19/3/2011  Venezia @ Pop Corn
  • 25/3/2011 Bologna @ Covo
  • 26/3/2011  Fucecchio (FI) @ La Limonaia
  • 29/3/2011  Milano @ Rocket
  • 31/3/2011  Pescara @ Mono
  • 01/4/2011  Pesaro @ Fuzz
  • 02/4/2011 Ancona @ Level
  • 08/4/2011 Eboli (SA) @ Rifrullo
  • 09/4/2011 Napoli @ Duel Beat
  • 16/4/2011 Busto Arsizio @ Code Club

Sono sicuro che difficilmente non apprezzerete Rock Your Mocassins: anzitutto per la sua induscutibile utilità. Se alla mattina siete stanchi, vi basterà una canzone per darvi una bella svegliata. Perchè gli Orange riescono a scatenare l’inferno anche solo con una batteria e una chitarra. In questo disco sono racchiusi potenza e dinamismo: senza però rinunciare alla qualità. Molto spesso assistiamo infatti alla messa in atto di lavori che si concentrano sull’adrenalina, ma trascurano terribilmente l’aspetto tecnico e stilistico. Questo è, invece, un disco di stile. Che però non ha neppure la pretesa di addobbare la vostra mente di fronzoli barocchi. Per stessa ammissione del duo milanese, l’intento era quello di “divertirsi senza troppe stronzate”. Divertirsi nel fare ciò che ci piace è abbastanza semplice. Gli Orange si divertono di certo, ma fanno anche divertire: è questo il loro punto di forza. Non ne sarete annoiati e non rimarrete delusi assolutamente. Ultima nota: nonostante siano italiani gli artisti, nove pezzi su dieci sono scritti in inglese. Ad eccezione dell’ultimo “l’India è una potenza atomica”. Se non conosceste l’origine di questo duo, avreste potuto pensare che fossero inglesi con il diletto di un pezzo in italiano per chiudere il disco. Un consiglio, iniettatevi tutta questa carica. Non ve ne pentirete.

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